Di nuovo al lavoro..con l’aiuto della tecnologia!


Lunedì 18 Giugno

Lavori capitolari

Quasi tutta la giornata si svolge in assemblea per esaminare i documenti delle 5 commissioni: osservazioni generali, idee-guida, priorità, parti da togliere, cose da aggiungere, correzioni, … Un lavoro paziente ed impegnativo, ma utile per continuare ad allargare orizzonti, per ascoltare la parola di molti capitolari e per costruire unità e futuro!
Tra gli invitati al capitolo, la Madre Generale delle Murialdine, Sr. Orsola, è stata sostituita dalla vicaria generale, Sr. Cecilia Ferrazza.
Accompagniamo con la preghiera Fr. José Lorenzo Paños (Spagna), che ha avuto alcuni problemi di salute ed è ricoverato da qualche giorno nel vicino ospedale “De los Valles” … ma pare ormai in via di guarigione.

Curiosità

Questo è il capitolo generale più telematico, più tecnologico e più digitale della storia della congregazione. Pochi fogli, poche fotocopie e molti click e molti files nel computer, molte votazioni con un sistema elettronico online che tutti attivano sul proprio portatile o tablet (in aula una sfilata di Acer, Apple, Asus, Compaq, Dell, HP, Lenovo, Samsung, Toshiba, …); molte notizie, foto e video in tempo reale attraverso i social e il sito www.murialdo.org in 4 lingue, … anche questi sono davvero epocali “segni dei tempi”, ma, vedendo come stiamo insieme in questi giorni, non sembrano proprio scalfire gli ingredienti più belli e più veri del capitolo: la relazione, la fraternità, il dialogo, l’internazionalità, … ! Non dovrebbe essere così anche in tutte le comunità, in tutte le famiglie e nella vita dei giovani?

NEWS

Altre news

Festeggiana 50mo di sacerdozio...

Dal 15 al 20 aprile,  9 sacerdoti Giuseppini si sono ritrovati in Casa Generalizia per festeggiare il loro 50mo di sacerdozio. Sono: P. Mauro Guglielmo (da Foggia), p. Mauro Peserico (da Montecchio), p. Gino Cia - p. Giuseppe Menzato - p. Paolo Manea (da Oderzo), p. Solideo Poletti e p. Leonardo Rigoni (da Ravenna), P. Pedro Olea ( da Siguenza), p. Mariano Zenere (da Madrid). Non era presente nel gruppo del 50mo p. José Vincente Novoa (Ecuador), impossibilitato a venire. A questo gruppo appartengono altri 2 confratelli venuti a mancare un paio di anni fa causa covid (p. Giuseppe Garbin e p. Franco Zago). Nei giorni trascorsi a Roma sono stati ricevuti in udienza dal papa con cui hanno potuto scambiare personalmente qualche parola. Hanno potuto visitare la comunità "Nuovi Orizzonti" e la comunità di sant'Egidio sempre a Roma mentre giovedì 19 hanno celebrato la santa messa con i nostri teologi a Viterbo, dove erano stati consacrati 50 anni fa. Una settimana di intensa esperienza, avendo potuto incontrare di nuovo compagni di ordinazione non visti da parecchi anni e codividendo esperienze fatte e ringraziando il Signore per i doni ricevuti. Han visitato Viterbo dove erano stati ordinati sacerdoti, e a Roma hanno incontrato rappresentanti della Comunità Sant'Egidio e di Nuovi Orizzonti.  Si sono presi anche un po ' di tempo per la preghiera e per dialogare tra loro e concludendo questo momento comunitario sabato 20.  A tutto il gruppo ancora tanti auguri aspettandoli per il 60mo di sacerdozio.


18 Aprile 2024

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Nuovi diaconi giuseppini

La diaconia che serve…   La gioia, come la paura, ci può a volte bloccare. Può essere un’esperienza talmente forte e coinvolgente che non lascia tempo e spazio al pensiero; e ci prende, ci invade, e ci costringe a rimanere in quello sguardo, in quell’incontro. La gioia dei discepoli alla vista del Signore risorto è di questo tipo: non una delle piccole soddisfazioni della quotidianità, non un passeggero stato d’animo, ma la consapevolezza di essere toccati nel profondo, di essere interpellati e personalmente coinvolti. Ma ancor più è una gioia tutta particolare quella dell’incontro con il Signore risorto, perché oltre alla forza immane dell’inaudito e dell’inaspettato, porta con sé la consapevolezza che in Lui le nostre più profonde paure sono davvero dissolte, che la negatività e il male, la paura e tutto ciò che è contro la nostra umanità, viene definitivamente sconfitto ed eliminato. Ma, come se non bastasse, è un incontro che riabilita la storia: sia quella che raccoglie le aspirazioni e le speranze di un popolo, sia quella che ogni essere umano porta con sé. È a questa gioia che il vescovo Piazza ha invitato Alen, Stanley e Kartik (i nuovi diaconi) ad abbeverarsi, a questa gioia a chiesto loro di diventare testimoni, a viverla e a trasmetterla. Nonostante tutte le paure e le sofferenze, nonostante la tristezza che viviamo per il distacco da chi ci ha lasciato da poco e poteva essere qui (Elvis), la diaconia che oggi è urgente annunciare e testimoniare è quella della speranza e della gioia del messaggio evangelico. Solo la consapevolezza dell’immenso dono dell’amore del Padre ci permette di leggere la nostra, e le vite di tutti, come vite nelle mani di Dio, come vite in buone mani.


15 Aprile 2024

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