Fine del capitolo e visita al tena


Un saluto a tutti! Ci scusiamo se non abbiamo potuto inviarvi nuove news e nuove foto negli ultimi giorni, ma eravamo continuamente in viaggio, con gli ultimi documenti da sistemare, oltre ai bagagli e a molte visite alle case giuseppine dell’Ecuador. Siamo contenti però che a molti siano mancate le nostre fedeli news e foto … significa che tutti i messaggi e le immagini dei giorni precedenti sono state gradite, ed erano attese e seguite davvero da moltissima gente in molti angoli del pianeta! Grazie!

Andiamo con ordine con alcune notizie flash (e qualcosa mettiamo ancora nei prossimi giorni).

• Venerdì 22 mattina abbiamo concluso il capitolo con i documenti, le firme, i ringraziamenti, qualche regalo, e anche una bella carrellata di foto “simpatiche” (alcune non pubblicabili!). Si è chiuso così anche lo storico XXIII capitolo generale!

• Subito dopo pranzo siamo partiti per il Napo, la storica missione dei Giuseppini, che compirà 100 anni nel 2022. Viaggio di 4 ore in bus tra verdissime valli andine mozzafiato, fino ai 4000 mt, di Papallacta. Arrivo a Tena e sistemazione in due hotel della città!

• Messa solenne nella cattedrale presieduta dal vescovo Mons. Adelio Pasqualotto, con la sua risata contagiosa, la sua grande accoglienza, ma anche con il suo forte messaggio di ringraziamento e di prospettiva futura. Danze in chiesa, canti, regali a tutti i capitolari, offertorio speciale, foto di gruppo e corone di piume indigene in testa al vescovo e poi al nuovo p. Generale.

• Grande cena, ancora con danze tipiche delle popolazioni indigene dell’Amazzonia e i ringraziamenti nel salone della scuola della comunità giuseppina “Spiller” di Tena …. tutto molto bello!

• …e, per non stancarvi, domani vi raccontiamo il resto dei giorni successivi … che sarà molto interessante e con bellissime foto … restate connessi anche nei prossimi giorni, per favore! Muchas gracias!

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Confratelli di 50mo

Dal 15 al 20 aprile  9 sacerdoti Giuseppini si sono ritrovati in casa generalizia per festeggiare il loro 50esimo di sacerdozio.assente solo il padre vicente Novoa che che dall'equador non è potuto essere presente. Due altri confratelli sono in paradiso causacovit.sono stati ricevuti in udienza dal papa con cui hanno scattato una preziosissima foto ricordo in piazza san pietro Hanno potuto visitare comunità Nuovi orizzonti e sant'Egidio a Roma mentre giovedì 19 aprile hanno celebrato la santa messa con i.nostri teologi a Viterbo ,città dove sono stati consacrati 50 anni fa.isacerdoti sono rimasti contenti di questa esperienza avendo potuto incontrare compagni di ordinazione non visti da parecchi anni.Tutti felici in attesa del 60 di sacerdozio. Scrive p. Tullio Locatelli 'I confratelli che quest'anno ricordano il 50mo di sacerdozio si ritrovano in questa  settimana a Roma per condividere in questi giorni il grazie al Signore per il dono ricevuto e far condivisione delle loro esperienze. Sono: P. Mauro Guglielmo (da Foggia), p. Mauro Peserico (da Montecchio), p. Gino Cia - p. Giuseppe Menzato - p. Paolo Manea (da Oderzo), p. Solideo Poletti e p. Leonardo Rigoni (da Ravenna), P. Pedro Olea ( da Siguenza), p. Mariano Zenere (da Madrid). Manca il p. José Novoa di Babahoyo, Ecuador. Hanno partecipato all'udienza generale di papa Francesco mercoledì scorso, sono stati a Viterbo dove sono stati ordinati sacerdoti, hanno incontrato rappresentanti della Comunità Sant'Egidio e di Nuovi Orizzonti.  Si sono presi anche un po ' di tempo per la preghiera e per dialogare tra loro. La esperienza termina sabato 20'.


18 April 2024

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Nuovi diaconi giuseppini

La diaconia che serve…   La gioia, come la paura, ci può a volte bloccare. Può essere un’esperienza talmente forte e coinvolgente che non lascia tempo e spazio al pensiero; e ci prende, ci invade, e ci costringe a rimanere in quello sguardo, in quell’incontro. La gioia dei discepoli alla vista del Signore risorto è di questo tipo: non una delle piccole soddisfazioni della quotidianità, non un passeggero stato d’animo, ma la consapevolezza di essere toccati nel profondo, di essere interpellati e personalmente coinvolti. Ma ancor più è una gioia tutta particolare quella dell’incontro con il Signore risorto, perché oltre alla forza immane dell’inaudito e dell’inaspettato, porta con sé la consapevolezza che in Lui le nostre più profonde paure sono davvero dissolte, che la negatività e il male, la paura e tutto ciò che è contro la nostra umanità, viene definitivamente sconfitto ed eliminato. Ma, come se non bastasse, è un incontro che riabilita la storia: sia quella che raccoglie le aspirazioni e le speranze di un popolo, sia quella che ogni essere umano porta con sé. È a questa gioia che il vescovo Piazza ha invitato Alen, Stanley e Kartik (i nuovi diaconi) ad abbeverarsi, a questa gioia a chiesto loro di diventare testimoni, a viverla e a trasmetterla. Nonostante tutte le paure e le sofferenze, nonostante la tristezza che viviamo per il distacco da chi ci ha lasciato da poco e poteva essere qui (Elvis), la diaconia che oggi è urgente annunciare e testimoniare è quella della speranza e della gioia del messaggio evangelico. Solo la consapevolezza dell’immenso dono dell’amore del Padre ci permette di leggere la nostra, e le vite di tutti, come vite nelle mani di Dio, come vite in buone mani.


15 April 2024

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