In cammino verso il Capitolo Generale


  • 06 Marzo 2024
Il Capitolo Generale XXIV è ormai alle porte. Tra Maggio e Giugno di quest'anno, giuseppini, laici e murialdine di tutte le realtà territoriali della Famiglia del Murialdo si incontreranno per celebrare il Capitolo Generale, dal titolo "In ascolto del grido dei giovani e della terra e animati dallo Spirito come fratelli e sorelle apriamo sentieri di speranza". Proprio per arrivare preparati a questo appuntamento, la commissione preparatoria ha pensato a tre incontri di formazione rivolti ai capitolari e ai laici invitati. Mercoledì 28/02 si è tenuto proprio il primo di questi incontri, che ha aiutato i partecipanti a riflettere sulle urgenze del nostro tempo e sulle sfide che siamo chiamati ad abitare come Chiesa, in generale, e come consacrati in particolare. L'incontro è stato animato da sr. Daniela Cannavina, segretaria della CLAR (Confederación Latinoamericana de Religiosos), religiosa della Congregazione delle Cappuccine di madre Rubatto, collaboratrice per il Sinodo sull'Amazzonia e, attualmente, "madre sinodale" della XVI Assemblea generale del Sinodo dei Vescovi. Al centro del suo intervento il richiamo profondo e sostanziale alla sinodalità, come sinfonia ecclesiale e urgenza del nostro tempo. Proprio su questa urgenza ha insistito tanto:  la vita consacrata è chiamata, oggi più che mai, ad assumere uno sguardo profetico, intuire i cammini di futuro possibili e fare scelte coraggiose. Si tratta - ha detto sr. Daniela - di scegliere ancora una volta Cristo, che viene alle nostre vite per riempirle. 
Buon cammino a tutti in vista del CG XXIV!
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Festeggiano 50mo di sacerdozio...

Dal 15 al 20 aprile,  9 sacerdoti Giuseppini si sono ritrovati in Casa Generalizia per festeggiare il loro 50mo di sacerdozio. Sono: P. Mauro Guglielmo (da Foggia), p. Mauro Peserico (da Montecchio), p. Gino Cia - p. Giuseppe Menzato - p. Paolo Manea (da Oderzo), p. Solideo Poletti e p. Leonardo Rigoni (da Ravenna), P. Pedro Olea ( da Siguenza), p. Mariano Zenere (da Madrid). Non era presente nel gruppo del 50mo p. José Vincente Novoa (Ecuador), impossibilitato a venire. A questo gruppo appartengono altri 2 confratelli venuti a mancare un paio di anni fa causa covid (p. Giuseppe Garbin e p. Franco Zago). Nei giorni trascorsi a Roma sono stati ricevuti in udienza dal papa con cui hanno potuto scambiare personalmente qualche parola. Hanno potuto visitare la comunità "Nuovi Orizzonti" e la comunità di sant'Egidio sempre a Roma mentre giovedì 19 hanno celebrato la santa messa con i nostri teologi a Viterbo, dove erano stati consacrati 50 anni fa. Una settimana di intensa esperienza, avendo potuto incontrare di nuovo compagni di ordinazione non visti da parecchi anni e codividendo esperienze fatte e ringraziando il Signore per i doni ricevuti. Han visitato Viterbo dove erano stati ordinati sacerdoti, e a Roma hanno incontrato rappresentanti della Comunità Sant'Egidio e di Nuovi Orizzonti.  Si sono presi anche un po ' di tempo per la preghiera e per dialogare tra loro e concludendo questo momento comunitario sabato 20.  A tutto il gruppo ancora tanti auguri aspettandoli per il 60mo di sacerdozio.


18 Aprile 2024

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Nuovi diaconi giuseppini

La diaconia che serve…   La gioia, come la paura, ci può a volte bloccare. Può essere un’esperienza talmente forte e coinvolgente che non lascia tempo e spazio al pensiero; e ci prende, ci invade, e ci costringe a rimanere in quello sguardo, in quell’incontro. La gioia dei discepoli alla vista del Signore risorto è di questo tipo: non una delle piccole soddisfazioni della quotidianità, non un passeggero stato d’animo, ma la consapevolezza di essere toccati nel profondo, di essere interpellati e personalmente coinvolti. Ma ancor più è una gioia tutta particolare quella dell’incontro con il Signore risorto, perché oltre alla forza immane dell’inaudito e dell’inaspettato, porta con sé la consapevolezza che in Lui le nostre più profonde paure sono davvero dissolte, che la negatività e il male, la paura e tutto ciò che è contro la nostra umanità, viene definitivamente sconfitto ed eliminato. Ma, come se non bastasse, è un incontro che riabilita la storia: sia quella che raccoglie le aspirazioni e le speranze di un popolo, sia quella che ogni essere umano porta con sé. È a questa gioia che il vescovo Piazza ha invitato Alen, Stanley e Kartik (i nuovi diaconi) ad abbeverarsi, a questa gioia a chiesto loro di diventare testimoni, a viverla e a trasmetterla. Nonostante tutte le paure e le sofferenze, nonostante la tristezza che viviamo per il distacco da chi ci ha lasciato da poco e poteva essere qui (Elvis), la diaconia che oggi è urgente annunciare e testimoniare è quella della speranza e della gioia del messaggio evangelico. Solo la consapevolezza dell’immenso dono dell’amore del Padre ci permette di leggere la nostra, e le vite di tutti, come vite nelle mani di Dio, come vite in buone mani.


15 Aprile 2024

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