RICORDO DI PADRE ETTORE CUNIAL


  • 04 Ottobre 2020

Carissimi confratelli e laici/laiche della Famiglia del Murialdo, vi esortiamo a tenere vivo il ricordo di p. ETTORE CUNIAL per il quale l'8 ottobre inizia ufficialmente la causa di beatificazione nella diocesi di Tirana in Albania. 

Dopo la lettera circolare n. 15 del 02 ottobre 2020 del p. Tullio Locatelli, superiore generale, che sollecita tutti noi a percorrere cammini di santità e ci presenta la figura di p. Ettore con alcuni tratti essenziali della sua vita, proponiamo anche un depliant per divulgare tra di noi e a tutti i laici a noi vicini, una maggiore conoscenza di p. Ettore attraverso il ricordo descrittivo di don Carmelo La Rosa che ha incontrato personalmente p. Ettore in Albania. Aggiungiamo anche la "Preghiera alla Santissima Trinità" perché nella comunione e nel dialogo con Dio possiamo vivere in pienezza, ognuno nel suo stato di vita, la nostra vocazione alla santità.

Grazie della vostra vicinanza e della vostra preghiera.

P. Giuseppe Rainone    

 

 PREGHIERA ALLA SANTISSIMA TRINITÀ

O Trinità Santissima, Padre, Figlio e Spirito Santo,

Vi prego di vivere in me in pieno respiro prendendo possesso stabile e totale di tutto il mio essere:

pensieri, progetti, relazioni, sentimenti, esistenza fisica, spirituale, psichica e intrapsichica,

in modo che nulla si esprima attraverso di me se non in Voi: la Paternità viva, creante,

onnipotente ed amante, la Figliolanza completa, perfetta, estesa ed estensibile, l’Amore eterno,

santificante e consolante… Che io realizzi Voi, viva di Voi, lasci liberi Voi in me, riposi in Voi,

chiami Voi in ogni cosa e Vi trasmetta in ogni cosa.

Purificatemi da ogni mia colpa, da tutto quello che non Vi rispecchia o in qualche modo non Vi è gradito.

E, se nella Vostra bontà volete coinvolgermi nel dono Vostro reciproco, sia questa la ragione della mia vita.

Cambiatemi come ritenete più opportuno.

Vi chiedo perdono per i guai che Vi procuro e Vi ringrazio tanto, tanto. Amen.

p. Ettore Cunial

 

NEWS

Altre news

Messaggio di Papa Francesco al capitolo generale della CSJ

Al Reverendo P. Tullio LOCATELLI Superiore generale della Congregazione di San Giuseppe del Murialdo     Nell’approssimarsi della celebrazione del XXIV Capitolo generale della vostra famiglia religiosa, desidero far giungere a Lei e ai Confratelli la mia paterna vicinanza, assicurando la preghiera in tale momento di comunione fraterna e di riflessione. L’evento capitolare è l’occasione in cui lo Spirito Santo suscita nei cuori gratitudine al Signore per i doni che ha elargito e incoraggia tutti ad accogliere le inevitabili complessità che il tempo riserva, con fede e fiducia in Dio che, “così buono, così pwiente, così generoso”, come amava dire il Fondatore, agisce sempre in maniera sorprendente attraverso uomini e donne scelti per essere un faro di luce nelle tenebre del mondo. Ne è prova la storia della Congregazione, nata da1l’ispirazione profetica di San Leonardo Murialdo, che ha saputo cogliere nelle necessità dell’epoca l’esigenza di dedicare il suo Ministero all’educazione cristiana ed intellettuale dei giovani, specialmente degli orfani e di quelli piu disagiati, per garantire loro un inserimento nell’ambito del lavoro. Se consideriamo i mutamenti sociali odierni, come Chiesa percepiamo l’importanza di prendere con urgenza decisioni lungimiranti per il futuro delle nuove generazioni. Pertanto anche Voi, presenti nel vasto campo della pastorale missionaria, siete chiamati ad affrontare le attuali sfide con atteggiamento positivo e confidente facendovi prosslmi con dedizione. Penso dunque al compito di educatori e di consacrati che avete liberamente donato la vita a Cristo e per la Sua Chiesa: ebbene, ravvivate la passione per il Vangelo, portate consolazione e pace a chi è nella prova, esortate cori “tenerezza e carità”, e abbiate cura di quanti sono segnati dalla sofferenza, perché possano scorgere in Voi lo sguardo amorevole del Padre che «asciuga le lacrime su ogni volto» (cfr. I8 25). “Carità è guardare e dire il bello di ognuno, perdonare di cuore, avere serenità di volto, affabilità, dolcezza...”; sono parole che ben esprimono l’eredità spirituale di San Leonardo Murialdo da accogliere e trasmettere con benevolenza, in quanto custodi premurosi di Cristo nei fratelli, miti e obbedienti sull’esempio del Santo Patriarca, ehinandoVi sulle ferite del Redentore, presente e vivo nelle piaghe dell’umanità d’oggi, affinché, secondo il Santo sacerdote torinese, «ne perdantur» (Epistolario V, 2156 e 2187). Come ho ricordato nella Lettera Apostolica Patria corde, «tutti possono trovare in San Giuseppe, l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà» (Lett. Ap., 8 dicembre 2020). Con questi sentimenti, imparto a ciascuno di Voi e all’intera famiglia murialdina la mia Benedizione, affidandoVi alla materna intercessiorie della Vergine Maria, «Madre nostra, ...] la piu amante, la più affettuosa delle madri» e a San Giuseppe suo castissimo sposo, e chiedendoVi di continuare a pregare per me. Fraternamerite Papa Francesco   Roma, da San Giovanni in Laterano, 19 marzo 2024 Solerinità di San Giuseppe sposo della B.V.M. e Patrono della Chiesa Universale


23 Marzo 2024

thumb