2° giorno settimana vocazionale


  • 05 Maggio 2025

I confratelli della Congregazione di San Giuseppe (Cost. 1) 

Iniziamo questo cammino di scoperta e riscoperta della nostra vocazione cristiana e carismatica in questa Famiglia religiosa affidando questo cammino al “nostro” san Giuseppe, il cui esempio e modello costituisce per noi un riferimento unico di amico, fratello e padre; così come lo vedeva il Murialdo.

Dagli Scritti di San Leonardo Murialdo «Da quel momento egli non vive più che per Gesù; non ha più cura che di lui; egliassume per lui cuore e tenerezza di padre e diviene per affetto ciò che non è pernatura. È san Giuseppe, infatti, che dà il nome a Gesù; è lui che viene avvisato insogno dagli Angeli dei pericoli e delle minacce che incombono su Gesù; è lui che lopone in salvo fuggendo in Egitto e di lì lo riconduce nella Galilea; è lui che loprovvede nella sua infanzia del sostentamento: in una parola, è lui che compieverso il salvatore del mondo il ministero di padre.».

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3° giorno settimana vocazionale

Rispondono all’amore di Dio donandosi totalmente a Lui [...](Cost. 1) Riprendiamo questo cammino di scoperta e riscoperta della nostra vocazione cristiana e carismatica in questa Famiglia religiosa partendo dall’esperienza di amore personale, misericordioso, gratuito, tenero, attuale che Dio ha per ciascuno di noi, così come l’ha vissuto il nostro Leonardo. Proprio quest’amore è la sorgente della nostra speranza nel cammino che intraprendiamo insieme verso e con i giovani. Dal Testamento Spirituale di San Leonardo Murialdo «Dio mi ama. È vero! Dio mi ama. Che gioia! Che consolazione! Egli miama di un amore così grande, così perfetto che è uguale a lui, infinito,eterno... Dio mi ama dunque con amore infinito! Ah, quanto è grandel’amore di Dio per me! Ed io che amore non dovrei avere per lui? Dovrei amarlo con amore infinito! Ma io non posso avere un amore così grande; il miocuore non ne è capace... Io ti amerò, o mio Dio, almeno con tutto me stesso. tu mi ami contutto te stesso, ed io, io ti amo con tutto me stesso. Ma tu sei infinito ed io sono tantopiccolo e assai limitato, ma colui che dona tutto, dona tutto quello che può e tu seicontento; io ti dono dunque, o mio Dio, tutto in contraccambio di tutto». Proprio come il Murialdo, anche noi oggi proviamo a ricordare quell’amore che Dio haper noi, così come siamo, nelle nostre fragilità e nelle nostre potenzialità. Dio ti ama, nondimenticarlo mai. Allora, per elevare la nostra gioia al Signore, la nostra preghiera digratitudine per il suo amore che ci accompagna sempre e di fronte al quale nondobbiamo sentirci che grati e felici, prendiamo un granello di incenso e gettiamo nelbraciere. Eleviamo a Dio la nostra lode e fermiamoci a sentire quel profumo di casa, didolcezza e tenerezza che ci ricorda, ora e sempre, che siamo amati, siamo redenti, siamosalvati. Per questo possiamo sperare. 


06 Maggio 2025

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