Anniversario della canonizzazione


  • 03 Maggio 2023

SAN LEONARDO MURIALDO

Anniversario della canonizzazione

3 maggio 1970

Quel 3 maggio 1970 Papa Paolo VI canonizzò nella Basilica di San Pietro a San Leonardo Murialdo. Nella sua omelia, Paolo VI ha detto che Murialdo è stato: "un pioniere dell'educazione specializzata dei giovani lavoratori". “Promotore dei primi sindacati operai cattolici. È stato lui ad inaugurare a Torino un ufficio cattolico di collocamento di lavoratori disoccupati, istituendo un giardino di festa per i lavoratori".

"Murialdo ha l'intuizione chiaroveggente delle forme pedagogiche, professionali, associative, legislative, che dovranno dare alla nuova popolazione industriale l'educazione, l'avvio, la solidarietà, che la società moderna ha allora incluso nei suoi programmi, e che dovranno fare di masse sparse, prive di difese, inquiete e stimolate dalle voci classiste e rivoluzionarie dell'epoca, un popolo nuovo, consapevole dei suoi diritti, capace dei suoi doveri, fondato sullo sviluppo progressivo della legittima giustizia sociale, libera e responsabile, come richiesto dall'ordine democratico moderno”.

Ha aggiunto che Murialdo: "è stato straordinario nell'ordinario. Cioè, la sua personalità sacerdotale ci si presenta nel profilo comune del buon sacerdote di quel tempo e di questo ambiente; e questa sentenza dà grandi lodi alla formazione ecclesiastica allora in vigore (e ancora degna di grande apprezzamento), se ha saputo modellare, nella regolarmente e fervente osservanza di la regola canonica, un sacerdote straordinario, un santo, come un tipo qualunque”.

Paolo VI ha fatto notare che Leonardo Murialdo ha concentrato la sua fede su questi pilastri: la Santissima Trinità, l'Eucaristia, la Croce, lo Spirito Santo, la Chiesa, la Vergine e con lei San Giuseppe (che dà il nome alla Congregazione dei Figli di Murialdo)” ... E dalle parole dello stesso San Leonardo, Papa Paolo VI finiva dicendo: «Non fate - ha detto - la religione né solo soprannaturale, né solo umana. Ma soprannaturale e umano. Alla virtù aggiungete la gentilezza, la mitezza, lo spirito di amicizia, la naturalezza, la soltura, la festa... . " (CASTELLANI, II, 756).

Fonte: frammenti dell'omelia di Papa Paolo VI alla cerimonia di canonizzazione di San Leonardo Murialdo, 3 maggio 1970.

NEWS

Altre news

Messaggio di Papa Francesco al capitolo generale della CSJ

Al Reverendo P. Tullio LOCATELLI Superiore generale della Congregazione di San Giuseppe del Murialdo     Nell’approssimarsi della celebrazione del XXIV Capitolo generale della vostra famiglia religiosa, desidero far giungere a Lei e ai Confratelli la mia paterna vicinanza, assicurando la preghiera in tale momento di comunione fraterna e di riflessione. L’evento capitolare è l’occasione in cui lo Spirito Santo suscita nei cuori gratitudine al Signore per i doni che ha elargito e incoraggia tutti ad accogliere le inevitabili complessità che il tempo riserva, con fede e fiducia in Dio che, “così buono, così pwiente, così generoso”, come amava dire il Fondatore, agisce sempre in maniera sorprendente attraverso uomini e donne scelti per essere un faro di luce nelle tenebre del mondo. Ne è prova la storia della Congregazione, nata da1l’ispirazione profetica di San Leonardo Murialdo, che ha saputo cogliere nelle necessità dell’epoca l’esigenza di dedicare il suo Ministero all’educazione cristiana ed intellettuale dei giovani, specialmente degli orfani e di quelli piu disagiati, per garantire loro un inserimento nell’ambito del lavoro. Se consideriamo i mutamenti sociali odierni, come Chiesa percepiamo l’importanza di prendere con urgenza decisioni lungimiranti per il futuro delle nuove generazioni. Pertanto anche Voi, presenti nel vasto campo della pastorale missionaria, siete chiamati ad affrontare le attuali sfide con atteggiamento positivo e confidente facendovi prosslmi con dedizione. Penso dunque al compito di educatori e di consacrati che avete liberamente donato la vita a Cristo e per la Sua Chiesa: ebbene, ravvivate la passione per il Vangelo, portate consolazione e pace a chi è nella prova, esortate cori “tenerezza e carità”, e abbiate cura di quanti sono segnati dalla sofferenza, perché possano scorgere in Voi lo sguardo amorevole del Padre che «asciuga le lacrime su ogni volto» (cfr. I8 25). “Carità è guardare e dire il bello di ognuno, perdonare di cuore, avere serenità di volto, affabilità, dolcezza...”; sono parole che ben esprimono l’eredità spirituale di San Leonardo Murialdo da accogliere e trasmettere con benevolenza, in quanto custodi premurosi di Cristo nei fratelli, miti e obbedienti sull’esempio del Santo Patriarca, ehinandoVi sulle ferite del Redentore, presente e vivo nelle piaghe dell’umanità d’oggi, affinché, secondo il Santo sacerdote torinese, «ne perdantur» (Epistolario V, 2156 e 2187). Come ho ricordato nella Lettera Apostolica Patria corde, «tutti possono trovare in San Giuseppe, l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà» (Lett. Ap., 8 dicembre 2020). Con questi sentimenti, imparto a ciascuno di Voi e all’intera famiglia murialdina la mia Benedizione, affidandoVi alla materna intercessiorie della Vergine Maria, «Madre nostra, ...] la piu amante, la più affettuosa delle madri» e a San Giuseppe suo castissimo sposo, e chiedendoVi di continuare a pregare per me. Fraternamerite Papa Francesco   Roma, da San Giovanni in Laterano, 19 marzo 2024 Solerinità di San Giuseppe sposo della B.V.M. e Patrono della Chiesa Universale


23 Marzo 2024

thumb