COVID 19 NELLA FAMIGLIA DEL MURIALDO
- 13 Novembre 2020
UNO SGUARDO SULLA CONGREGAZIONE E FAMIGLIA DEL MURIALDO IN TEMPO DI COVID 19
DALLA ARCIDIOCESI DI SANTAREM (Brasile)
Dia 02 de fevereiro de 2020, a então Diocese de Santarem do Estado do Pará, Brasil, foi elevada à condição de Arquidiocese pelo Papa Francisco, e por designio de Deus, e da Santa Sé, eu Dom Irineu Roman, csj, tomei posse como primeiro Arcebispo. A partir de então, iniciei meus trabalhos de escuta dos padres, Vida Religiosa, visitas às comunidades, paróquias e áreas pastorais. A Arquidiocese de Santarém possui 40 padres diocesanos e 35 padres religiosos e diversas congregações religiosas masculinas e femininas, totalizando 12 congregações atuando na Arquidiocese. A Arquidiocese possui uma superfície de 171.000 km2, com 07 cidades, 12 Regiões Pastorais, 830 comunidades, subdivididas em 45 paróquias. O povo que compõe a região, chamada de Baixo Amazonas e Tapajós, é de origem indígena, paraense e nordestina por causa da migração. Mas existem outras culturas, como a sulista, que trabalha na agricultura.
Ainda não consegui viajar e conhecer toda a Regiao compreendida pela Arquidiocese devido às distâncias e a Pandemia do COVID-19 que restringiu as viagens e as atividades religiosas. Mesmo assim, estou me aventurando e viajando de barco para as comunidades, inclusive aldeias indigenas, para visitas, celebrações e assistência social por meio da Cáritas Arquidiocesana.
Além disso, nessa Pandemia, estamos seguindo com rigor todos os procedimentos emanados pelas autoridades da saúde, quanto ao isolamento e distanciamento social, uso de máscara obrigatório, medição da temperatura nas portas das Igrejas e a utilizacão do álcool em gel ou alcool 70°.
Estou muito feliz nessa missão, de modo particular, nesse primeiro momento, pois fazem apenas 10 meses que assumi como Arcebispo nessa Arquidiocese. Por outro lado, o povo me quer bem e de outra parte, a recíproca é verdadeira.
Deixo aqui meu grande abraço a todos os Josefinos de Murialdo espalhados pelo mundo. Conto com as orações de todos para o bom êxito de minha missão. Minha benção a todos.
Dom Irineu Roman, csj - Arcebispo de Santarém - Pará-Brasil
VICEPROVINCIA AFRICA
Le nostre comunità e i nostri confratelli hanno vissuto questo momento di Covid con grande paura e ansia per la notizia che ci arrivava dall'Europa e da altre parti del mondo. Fortunatamente le nostre comunità e i nostri confratelli non sono stati colpiti direttamente e non abbiamo perso la vita a causa del virus corona.
Durante il virus corona, tutte le nostre scuole e i nostri oratori sono stati chiusi. Sono stati segnalati molti casi in tutti i Paesi dove stiamo lavorando, ma non abbiamo sentito di alcun caso segnalato tra i nostri giovani.
Anche se la pandemia non ha colpito la vita dei nostri confratelli e dei giovani come in altre parti del mondo, le conseguenze devastanti sulla vita quotidiana della nostra gente e delle nostre comunità sono enormi. Tutte le nostre parrocchie, le scuole e le attività quotidiane sono state chiuse. La maggior parte dei nostri confratelli che lavorano in istituzioni pubbliche non sono stati in grado di pagare gli stipendi dei loro lavoratori. Sfortunatamente, la pandemia ha portato sofferenze indicibili alla nostra gente, poiché il prezzo dei prodotti di base è aumentato e la maggior parte delle famiglie ha perso il lavoro, poiché un gran numero industrie e delle istituzioni ha dovuto chiudere. Molte di esse devono ancora essere riaperte.
I nostri collaboratori laici non fanno eccezione, perché la maggior parte di loro ha perso il lavoro e alcuni di questi lavorano nelle nostre istituzioni ed è stato un problema vederli andare via per mesi senza salari.
Al momento, il virus si sta gradualmente riducendo, dato che i casi si sentono a malapena al giorno d'oggi. In quasi tutti i Paesi in cui lavoriamo, la vita comincia a tornare alla normalità. Le scuole, le università e le altre istituzioni pubbliche stanno riaprendo. La gente è fortemente convinta che il virus non esista e che sia solo un modo per i loro governi di fare soldi. Come tale, difficilmente si sente o si vede la gente andare in giro osservando le regole e i regolamenti della corona.
Siamo grati a Dio che la pandemia non abbia colpito l'Africa come in altre parti del mondo, perché le sue conseguenze avrebbero potuto essere disastrose essendo tutti i luoghi pubblici sempre sovraffollati. Tuttavia, sono fermamente convinto che il virus sia ancora con noi e che dobbiamo ricordarci di rispettare tutte le regole e le norme che ci vengono indicate dai nostri esperti medici.
p. Augustine superiore VP Africa
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Murialdo World è ufficialmente iscritta al RUNTS
Dal 25 maggio 2022 l’associazione Murialdo World CF 97646830584 è iscritta al RUNTS, (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) ufficio regione Lazio, sezione “Altri enti del terzo settore”, come ETS (Ente di Terzo Settore) n. G06658, rep. N. 1458. In Italia, come qualcuno saprà già, il regime fiscale agevolato delle “onlus” è stato definitivamente sostituito da quello equivalente degli “ETS” e, di conseguenza, per gli enti come Murialdo World che vengono riconosciuti come ETS non cambia niente per i benefattori. In altre parole, per Murialdo World il codice fiscale, le coordinate bancarie, i progetti e l’operatività in generale rimangono sempre le stesse e i benefattori di Murialdo World ETS continueranno a beneficiare delle medesime agevolazioni fiscali (deduzioni o detrazioni fiscali). Questa iscrizione ufficiale al RUNTS è una pubblica conferma dell’affidabilità di Murialdo World e della trasparenza con cui viene gestita a favore dei tanti suoi sostenitori e soprattutto dei tantissimi suoi giovani sostenuti che in diverse parti del mondo sono e continuano ad essere aiutati.
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DUE VESCOVI BRASILIANI IN CASA GENERALIZIA
In occasione della visita ad limina, domenica 26 giugno due vescovi del nord del Brasile sono stati ospiti in casa generalizia. Sono mons. Irineu Roman, giuseppino, arcivescovo di Santarém, e mons José Maria Chaves, diocesano, vescovo di Abaetetuba. In mattinata hanno celebrato l'Eucaristia per la gente del quartiere nel giardino della casa generalizia, insieme a p. Giovenale Dotta e a p. Carlos Wessler.
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