In cammino verso il Capitolo Generale


  • 06 Marzo 2024
Il Capitolo Generale XXIV è ormai alle porte. Tra Maggio e Giugno di quest'anno, giuseppini, laici e murialdine di tutte le realtà territoriali della Famiglia del Murialdo si incontreranno per celebrare il Capitolo Generale, dal titolo "In ascolto del grido dei giovani e della terra e animati dallo Spirito come fratelli e sorelle apriamo sentieri di speranza". Proprio per arrivare preparati a questo appuntamento, la commissione preparatoria ha pensato a tre incontri di formazione rivolti ai capitolari e ai laici invitati. Mercoledì 28/02 si è tenuto proprio il primo di questi incontri, che ha aiutato i partecipanti a riflettere sulle urgenze del nostro tempo e sulle sfide che siamo chiamati ad abitare come Chiesa, in generale, e come consacrati in particolare. L'incontro è stato animato da sr. Daniela Cannavina, segretaria della CLAR (Confederación Latinoamericana de Religiosos), religiosa della Congregazione delle Cappuccine di madre Rubatto, collaboratrice per il Sinodo sull'Amazzonia e, attualmente, "madre sinodale" della XVI Assemblea generale del Sinodo dei Vescovi. Al centro del suo intervento il richiamo profondo e sostanziale alla sinodalità, come sinfonia ecclesiale e urgenza del nostro tempo. Proprio su questa urgenza ha insistito tanto:  la vita consacrata è chiamata, oggi più che mai, ad assumere uno sguardo profetico, intuire i cammini di futuro possibili e fare scelte coraggiose. Si tratta - ha detto sr. Daniela - di scegliere ancora una volta Cristo, che viene alle nostre vite per riempirle. 
Buon cammino a tutti in vista del CG XXIV!
NEWS

Altre news

6° giorno settimana vocazionale

Intendono seguire più da vicino Cristo casto, povero,obbediente [...] (Cost. 1) Continuiamo questo cammino alla scoperta e riscoperta della nostra vocazione battesimale alla sequela di Cristo. Ieri abbiamo scoperto la nostra vocazione come animata, bagnata dall’amore che Dio ci dona, oggi vediamo come questa sia un vero e proprio appello a seguire lui nel fratelli. Dagli Scritti del Murialdo: Oh, qual grazia immensa è la vocazione religiosa! È Dio che ti ha chiamato, Dio che ti ha scelto, Dio che ti vuole tutto suo. Non sei tu che hai fatto questo passo: è Lui che ti ha preceduto, ti ha amato per primo, ti ha preso per mano e ti ha condotto. Ricordalo sempre: la tua vocazione è amore, tutto amore.Non ti ha scelto perché sei il migliore, ma perché ti ama. Ti ha visto debole e ha voluto sostenerti, ti ha visto povero e ha voluto arricchirti. Non guardare i tuoi difetti, non scoraggiarti se sei imperfetto: guarda a Gesù, che ti ha voluto con sé, nella sua vigna, nella sua casa, per sempre.E che farai tu per Lui? Amerai, servirai, donerai la tua vita giorno per giorno, con gioia, anche nella fatica. La tua vocazione è cammino, non perfezione subito. Ma chi camminacon amore è già nella volontà di Dio. lasciati incontrare nel nostro cuore, perché possiamo sentire il tuo amore per noi,il grido dei nostri fratelli, la chiamata ad una vita nuovala sorgente della nostra missione, la via della nostra felicità vera. Donaci la grazia Dio, di gustare il tuo amore perché lo incarniamo nella nostra vita. 


09 Maggio 2025

thumb
5° giorno settimana vocazionale

Animati dalla carità che lo Spirito infonde nel loro cuore. (Cost. 1 ) Continuiamo questo cammino alla scoperta e riscoperta della nostra vocazionebattesimale alla sequela di Cristo, che ci spinge ad uscire fuori di noi stessi, verso glialtri, verso le comunità in cui viviamo, verso i giovani, sull’esempio di San LeonardoMurialdo. Mettiamoci in cammino e cogliamo l’invito ad essere pellegrini: il suo amore cifa da stella cometa, la nostra libera volontà ci permette di camminare dietro di lui perchésiamo animati dal suo amore che ci dona una vista nuova. Dagli Scritti del Murialdo (IV, pp. 287-289) Bartimeo è cieco; anche noi non vedevamo la sorte di chi è chiamato da Gesù. Bartimeomendicava: anche noi eravamo poveri. Bartimeo gridava: «Gesù, Figlio di Davide! Gesùfiglio di Giuseppe!». Gesù lo chiama. I presenti gli dicono: «Coraggio! Alzati, ti chiama». EBartimeo, gettato via il suo povero mantello, saltò su, andò da Gesù che lo chiamava. Gesù gli dice: «Che cosa vuoi che io ti faccia?». Rispose: «Che io veda!». Signore, che io veda la mia miseria, che io veda la vanità del mondo, delle ricchezze edegli onori, che io veda la preziosità della vocazione religiosa! Gesù dice al cieco:«Va’, la tua fede ti ha salvato». Continua san Marco: «E subito vide e seguivaGesù lungo la strada», e san Luca aggiunge: «Glorificando Dio» (Lc 18,43).  La vocazione è un dono che Dio ci offre per essere pienamente felici in Lui, con noistessi e i fratelli; è un incontro d’amore. Una domanda che lui ci rivolge e che, come nelVangelo, trova nella comunità uno strumento che a lui ci avvicina. La chiamata di Dio èuna chiamata che nasce nell’amore, si comunica nell’amore e significa amore, in modopersonale per ciascuno. A noi spetta il coraggio di sentirlo, di seguirlo “Coraggio! Alzati,ti chiama!”; è l’amore, attraverso lo Spirito, che ci anima!


08 Maggio 2025

thumb