Ricordando Fratel Alberto Mazzola


  • 05 Aprile 2025

Dalla comunità di Pinerolo....

Caro Alberto, la tua comunità parrocchiale che tu hai tanto amato è ancora incredula che tu abbia così rapidamente raggiunto il Padre che hai degnamente servito in questa chiesa. Certamente tutta la tua comunità parrocchiale non potrà dimenticare con gratitudine la tua instancabile presenza anche con un semplice ma tenero saluto. Prima di tutte le celebrazioni eucaristiche eri sempre sulla soglia della sagrestia a salutare tutti quelli che incontravi. Indimenticabili sono le numerose feste dove orgogliosamente portavi vino e intere forme di formaggio che acquistavi dai tuoi fornitori di fiducia, ogni festa era occasione per divertirci e scherzare insieme. Molte generazioni non potranno dimenticare la tua instancabile presenza in oratorio specialmente nei mesi estivi dove con allegria e spensieratezza venivi a rallegrale i pomeriggi in segreteria, ma anche le numerose trasferte in giro per le opere dei giuseppini in Italia dove ci accompagnavi con zelo e costanza. Fin dai primi mesi in cui sei stato assegnato alla comunità di Pinerolo ti sei fatto conoscere da tutte le realtà parrocchiali e in particolare dagli scout con i quali hai condiviso innumerevoli esperienze portando la tua esperienza maturata negli altri gruppi, in particolare nella comunità Rossano. La strada fatta insieme ha lasciato dei segni positivi in tutti noi, come dimostrano i tanti visi amici che sono venuti a salutarti ieri ed oggi. Hai camminato con i clan con il tuo inseparabile alpenstock, hai giocato con i lupetti ed erano felici di avere un Kaa così speciale! Abbiamo sempre apprezzato la tua determinazione a volerci essere ovunque si andasse anche solo per la santa Messa, nonostante tutte le difficoltà nello spostamento. Continueremo ancora a lungo ad aggiungere una sedia per il nostro fratel Alberto!

In queste poche righe è impossibile ripercorrere tutte le bellissime occasioni in cui abbiamo potuto stare con te anche nei consigli parrocchiale e d’oratorio. Di una cosa siamo certi: che siamo grati al Signore per averci donato un amico un fratello e un padre come te, dirti grazie non basta ma confidiamo nella tua amorevole intercessione presso il Padre per questa nostra comunità di Pinerolo che, come insegna il fondatore della congregazione che tu hai amato e servito san Leonardo Murialdo, fa che il Signore ci accompagni con amore tenero e Misericordioso nell’affrontare ogni sfida.

Caro Alberto, tu ci hai voluto bene e anche noi te ne abbiamo voluto molto, sei stato importante per la nostra comunità intera e per le nostre singole vite. E ora che sei col Signore che hai amato e servito per tutta la vita, continua a vegliare su di noi

 

Grazie Alberto!!!!

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ALLA CASA DEL PADRE

     Carissimi confratelli  e tutti voi della Famiglia del Murialdo  Abbiamo ricevuto con sorpresa e tristezza la notizia della morte di Papa Francesco. La sua persona, le sue parole, i suoi gesti ci erano compagni di vita e lo sono stati fino alla fine. Proprio ieri, il giorno di Pasqua, lo abbiamo visto ancora condividere con tutti la gioia della Risurrezione e augurare la Pace al mondo intero.  È stato per noi il Papa del centocinquantesimo di fondazione della Congregazione. Ricordiamo alcune delle sue parole di stimolo per essere fedeli al carisma del fondatore: “Vi auguro di approfondire, alla scuola del Fondatore, l’arte di cogliere le esigenze dei tempi e di provvedervi con la creatività dello Spirito Santo. Vi raccomando in particolare i più giovani, i quali, oggi più che mai, hanno bisogno di testimoni credibili. Nel vostro ministero lasciatevi guidare dall’esempio mite e concreto di san Giuseppe” (2 marzo 2022).  Credo che molti confratelli e laici ricordino il suo sorriso, le sue parole e il saluto personale nella chiusura dell’anno giubilare durante l’incontro con la Famiglia del Murialdo, avvenuto nella Sala Clementina in Vaticano, il 17 marzo 2023. Parlandoci del Murialdo ci ha detto: “Dio mi ama. Che gioia! […] Non si dimentica mai di me, mi segue e mi guida sempre!”. Lasciarsi amare da Dio: questo è stato il segreto della sua vita e del suo apostolato. Non solo amare, no, lasciarsi amare. Quella passività della vita consacrata, che cresce nel silenzio, nella preghiera, nella carità e nel servizio. E l’invito vale anche per noi: lasciamoci amare da Dio per essere testimoni credibili del suo amore; lasciamo che sia sempre più il suo amore a guidare i nostri affetti, pensieri e azioni”. E ha continuato: “il Murialdo ha saputo poi cogliere il valore del laicato nella vita e nell’apostolato del Popolo di Dio. Vi invito a coltivare la sua stessa passione e il suo stesso coraggio: insieme, laici, religiosi e religiose, su strade condivise, di discernimento e di lavoro, per essere artigiani di giustizia e di comunione”.  Grazie, Papa Francesco, per essere stato così vicino alla gente e in particolare ai poveri. Esortiamo tutti ad una preghiera di riconoscenza per il suo servizio alla Chiesa e a tutto il mondo.  Invito tutte le comunità a celebrare una Santa Messa in suffragio di Papa Francesco, affidandolo alle mani di Dio. “Siamo nelle mani di Dio, siamo in buone mani”.  Un cordiale saluto.  P. Nadir Poletto, csj  Padre Generale 


22 Aprile 2025

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