UN ANNO FA...
- 02 Agosto 2023
Così scrivono dalla parrocchia Cristo Risuscitato in Babahoyo - Ecuador
Ricordiamo con amore e rispetto un altro anno dalla scomparsa del nostro Patrono Reverendo PADRE MARCOS BENETAZZO CARTESAN (29 luglio 2022), che ci ha beneficiato con le sue conoscenze, i suoi insegnamenti, il suo amore verso il prossimo e la fede alla Divina Provvidenza.
*STORIA*
Padre Marco Benetazzo Cartesan, è stato un sacerdote Josefino nato a Sant'Elena, popolazione del comune di Este, Provincia di Padova, Italia il 28 novembre 1888, che all'età di 10 anni, per gestione del nonno, ebbe la possibilità di intervistare Padre Leonardo Murialdo, fondatore dei Padri Josephinos, da cui ha ricevuto la sua benedizione, quella che ha segnato la sua vita in un vero Apostolato al servizio della religione cattolica.
A 16 anni entra al Seminario di Padova, nel cui collegio si diploma e nel 1906 inizia la sua carriera di medico presso l'Università di Padova, con il sostegno del Conte d'Este la cui famiglia diventa il suo mecenate.
A vent'anni (1908) compiendo il servizio militare ottenne il grado di tenente medico, con il cui incarico partecipò alla prima guerra mondiale del 1914, a difesa dell'Italia. In un attacco nemico, è stato sepolto in una valanga ed è stato salvato in modo "miracoloso", da un soldato tedesco, il sergente José Müller, che in futuro avrebbe avuto una grande amicizia con p. Marco, come lo conoscevamo tutti.
Uno dei suoi aneddoti racconta che ha impedito di entrare a nascondersi con i suoi soldati in un negozio militare improvvisato come ospedale, a un caporale prepotente di nome Benito Mussolini a cui il p. Marco è cresciuto fortemente minacciandolo con i pugni, causandolo all'indietro. Questa storia fu ricordata successivamente da entrambi, quando “Il Duchi Mussolini” come dittatore fascista italiano si opponeva alla chiesa, ma gli concesse una lettera salvo un condotto affinché continuasse la sua attività pastorale.
A 38 anni (1926), terminata la prima guerra mondiale e dopo la morte della madre e del fratello, chiese di entrare nelle missioni di Josephinos in America, assegnandolo come missionario cattolico nella foresta amazzonica dell'Ecuador, alle missioni di Tena e Puyo.
NEWS
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Ricordando p. Paolo Novero
Domenica 17 settembre, nella chiesa parrocchiale di Cristo Re (Lucera), p. Giuseppe MINNISCI, parroco e rettore dell'Opera S. Giuseppe, ha presieduto la celebrazione eucaristica delle 11.30, con la quale si è omaggiato p. Paolo NOVERO, Giuseppino del Murialdo, venuto a mancare in un tragico incidente stradale il 3 gennaio 2005, assieme a Mario BENINCASO, collaboratore laico dell'Opera. La Celebrazione eucaristica è stata tenuta in occasione del 60° compleanno, che il religioso giuseppino, originario di Ciriè, provincia di Torino, avrebbe festeggiato proprio oggi. Il ricordo di p. Paolo è stato emozionante e profondo, grazie alle parole di p. Giuseppe, il quale durante l'omelia ha consegnato ai fedeli e a quanti hanno conosciuto ed amato il religioso scomparso alcuni passaggi del suo testamento spirituale (che i Giuseppini scrivono all'atto della professione perpetua). P. Paolo in quello scritto manifestava le caratteristiche salienti della sua personalità e del suo apostolato, fondati sul dialogo, sull'incontro, sul perdono, sull'accoglienza e sulla gioia. Il canto finale della Celebrazione ha poi portato gli animi dei presenti nei sentimenti più forti e toccanti, tanto da rendere gli occhi lucidi di lacrime a molti di loro. Il canto in questione fu composto da Gianni FINIZIO immediatamente dopo la scomparsa di p. Paolo, "AMICI CIAO". Un ciao che rinnoviamo di vero cuore: ciao, p. Paolo. E' stato bello conoscerti. Buona strada!
19 Settembre 2023
