VOLONTARIO MISSIONARIO “MURIALDINO”


  • 17 Ottobre 2020

I giovani sono protagonisti del cambiamento. Sono capaci di scelte significative, in grado di sognare cose grandi e abitati della presenza di Dio

 

VOLONTARIO MISSIONARIO “MURIALDINO”

 

“Esci dal tuo paesedalla tua patria,dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò” Gen 12,1. Dio continua a cercare chi inviare al mondo e alle genti per testimoniare il suo amore, la sua salvezza dal peccato e dalla morte, la sua liberazione dal male. In questo anno, segnato dalle sofferenze e dalle sfide procurate dalla pandemia da covid 19, si è diventato evidente l’impegno sociale specifico dei giovani di oggi.  Ci sono molti giovani disponibili a impegnarsi in iniziative di volontariato, cittadinanza attiva e solidarietà sociale (I giovani, la fede e il discernimento vocazionale, documento finale, n. 46)

Dice San Leonardo Murialdo II laico può e deve essere un apostolo, non meno del prete e del missionario, e per alcuni ambienti e più del prete. Per il cattolico di oggi l 'interessarsi della vita pubblica, fare delazione sociale e cattolica, e un dovere assoluto, come cittadino come credente e cristiano.(Scritti del Murialdo)

ATTEGGIAMENTI INTERIORI

“Togliti i sandali dai piediper che il luogo sul quale tu stai e una terra santa-' (Es 3, 5)

La scelta del volontariato missionario e fondamentalmente una opzione personale. È la decisione di avere uno stile di vita che subordina il proprio modo di vivere a valori umani e spirituali. È la risposta ad una chiamata personale attraverso la quale il si detto a Dio e accettare di essere la “incarnazione" dell? Amore del Padre verso il povero, verso Tutti noi, facendosi prossimo ovunque essi siano.

Il volontario missionario riconosce ogni uomo, ogni donna ed ogni popolo come “persone” e come realtà umana, ossia come realtà che vanno rispettate nella complessità sociale, culturale e politica derivanti dalla loro identità, dalla loro storia, dalla loro esperienza. Questo e possibile attraverso ascolto, il confronto? lo scambio, il rispetto che rendono accettabile e dignitoso il ricevere e dare aiuto.

LE MOTIVAZIONI

Questo e il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: chi ama Dio, ami anche il suo fratello (l Gv 4, 21) L’ideale di solidarietà che nasce dal sentirsi espressione dell’ amore di Dio spinge verso azioni ed interventi concreti

>             Vivendo, una vita impegnata per migliorare se stessi, gli altri e la realtà in cui si vive;

>             Partecipando al processo di liberazione ed autosviluppo dei popoli;

>             Perseguendo giustizia e libertà unite ad una coscienza critica di fronte alia realtà del mondo. Le componenti, diversamente combinate tra loro, che per aiutano di realizzare  ogni giorno della propria vita sono : la professionalità e la gratuita del servizio, la propria crescita e la realizzazione dell’altro.

 

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IV Seminario Pedagogico Internazionale Murialdino

IV Seminario Pedagogico Internazionale Murialdino Roma, dal 29 ottobre al 2 novembre 2025 In concomitanza con il Giubileo del Mondo Educativo, la Famiglia del Murialdo ha organizzato un nuovo seminario pedagogico internazionale con il motto: “La Speranza come prassi educativa” per riflettere, condividere e diffondere lo stile educativo murialdino, riprendendo le nostre radici carismatiche ed elevando lo sguardo speranzato verso il domani, diventare capaci di offrire oggi le migliori risposte educativo-evangelizzatrici alle sfide odierne.               Hanno partecipato più di 80 educatori, laici/che e religiosi/se, delegati da tutte le circoscrizioni dove si trova la Famiglia del Murialdo nel mondo. È stata una bellissima e molto arricchente esperienza di condivisione e crescita, dove si è palpato un caldo clima di famiglia ben unita al servizio dell’educazione dei giovani, specialmente dei più bisognosi.             L’incontro si è tenuto nella sede della Casa Severino Fabriani, di Via Gnocchi 70, Roma.             In linee generali, il seminario è partito il mercoledì 29 con delle conferenze che hanno evidenziato e riflettuto sull’educazione in generale e su quella cattolica nel mondo odierno, con le sue potenzialità e sfide. Il giovedì 30 hanno continuato le conferenze cercando di mostrare le realtà delle gioventù sia nell’America Latina che dell’Italia, con le loro necessità e sogni… Dopo di che, si cominciò a presentare i contributi pervenuti delle diverse nazioni con degli elaborati emersi nei rispettivi pre-seminari. Una ricchezza immensa che è continuata fino al mezzogiorno del venerdì 31. Al pomeriggio di quel giorno si è tenuta una conferenza di riassunto e sintesi di tutto quello che abbiamo condiviso, per dopo passare al lavoro di gruppi dove prendendo le diverse tematiche emerse nell’incontro si ha cercato di approfondirle e soprattutto disegnare linee di azione per renderle concrete. Il sabato 1º novembre, festa di Tutti i Santi, si è andato a Vaticano per condividere la Messa con Papa Leone XIV a Piazza San Pietro, insieme a tantissimi altri educatori convocati per il Giubileo. A continuazione si sono spostati al nostro Oratorio San Paulo per il pranzo e per dopo passare alla Basilica di San Paulo a celebrare il giubileo pregando e attraversando la Porta Santa. La domenica 2 abbiamo ripreso i lavori con la presentazione delle conclusioni proposte da ogni gruppo e le votazioni delle linee di azione. La Messa di clausura e il gioioso pranzo festivo finale segnarono il momento del ritorno delle rispettive delegazioni, ma la vicinanza nell’affetto e le amicizie nate e consolidate ci terrano uniti per sempre. Il testo del documento finale approvato verrà pubblicato prossimamente.             Rendiamo grazie infinite al Dio misericordioso che ci ha regalato questo meraviglioso momento di crescita e condivisione come famiglia ben unita nel carisma, dove l’incontro internazionale e interculturale è stato segnato dalla gioia, la fratellanza e la voglia di formarci meglio per essere educatori cristiani dei giovani bisognosi cercando di “fare il bene e farlo bene!”.


04 Novembre 2025

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