BEATO GIOVANNI SCHIAVO


  • 27 Gennaio 2021

Il 27 gennaio 1967 moriva a Caxias do Sul, in Brasile,  padre Giovanni Schiavo.  Dopo la celebrazione eucaristica in cattedrale presieduta dal vescovo diocesano mons. Benito Zorzi, padre Giovanni fu portato a Fazenda Souza, dove, dopo la messa celebrata in parrocchia, fu sepolto nel cimitero delle Suore Murialdine di San Giuseppe.

Moltissima gente partecipò alle varie funzioni, quale segno della stima che padre Giovanni aveva meritato con la sua opera di pastore, attento soprattutto ai più poveri, ai bisognosi di aiuto e di misericordia. Già alla sua morte vi era la convinzione  che padre Giovanni era un “santo”.  Aperta la sua causa di canonizzazione nell’anno 2001, padre Giovanni è stato proclamato beato il 28 ottobre 2017.  Presso la sua tomba in Fazenda Souza è costante il flusso di pellegrini, che, insieme alle preghiere di intercessione e di richiesta,  sperano che presto padre Giovanni Schiavo possa essere proclamato santo. 

 

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5° giorno settimana vocazionale

Animati dalla carità che lo Spirito infonde nel loro cuore. (Cost. 1 ) Continuiamo questo cammino alla scoperta e riscoperta della nostra vocazionebattesimale alla sequela di Cristo, che ci spinge ad uscire fuori di noi stessi, verso glialtri, verso le comunità in cui viviamo, verso i giovani, sull’esempio di San LeonardoMurialdo. Mettiamoci in cammino e cogliamo l’invito ad essere pellegrini: il suo amore cifa da stella cometa, la nostra libera volontà ci permette di camminare dietro di lui perchésiamo animati dal suo amore che ci dona una vista nuova. Dagli Scritti del Murialdo (IV, pp. 287-289) Bartimeo è cieco; anche noi non vedevamo la sorte di chi è chiamato da Gesù. Bartimeomendicava: anche noi eravamo poveri. Bartimeo gridava: «Gesù, Figlio di Davide! Gesùfiglio di Giuseppe!». Gesù lo chiama. I presenti gli dicono: «Coraggio! Alzati, ti chiama». EBartimeo, gettato via il suo povero mantello, saltò su, andò da Gesù che lo chiamava. Gesù gli dice: «Che cosa vuoi che io ti faccia?». Rispose: «Che io veda!». Signore, che io veda la mia miseria, che io veda la vanità del mondo, delle ricchezze edegli onori, che io veda la preziosità della vocazione religiosa! Gesù dice al cieco:«Va’, la tua fede ti ha salvato». Continua san Marco: «E subito vide e seguivaGesù lungo la strada», e san Luca aggiunge: «Glorificando Dio» (Lc 18,43).  La vocazione è un dono che Dio ci offre per essere pienamente felici in Lui, con noistessi e i fratelli; è un incontro d’amore. Una domanda che lui ci rivolge e che, come nelVangelo, trova nella comunità uno strumento che a lui ci avvicina. La chiamata di Dio èuna chiamata che nasce nell’amore, si comunica nell’amore e significa amore, in modopersonale per ciascuno. A noi spetta il coraggio di sentirlo, di seguirlo “Coraggio! Alzati,ti chiama!”; è l’amore, attraverso lo Spirito, che ci anima!


08 Maggio 2025

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