BEATO GIOVANNI SCHIAVO


  • 27 January 2021

Il 27 gennaio 1967 moriva a Caxias do Sul, in Brasile,  padre Giovanni Schiavo.  Dopo la celebrazione eucaristica in cattedrale presieduta dal vescovo diocesano mons. Benito Zorzi, padre Giovanni fu portato a Fazenda Souza, dove, dopo la messa celebrata in parrocchia, fu sepolto nel cimitero delle Suore Murialdine di San Giuseppe.

Moltissima gente partecipò alle varie funzioni, quale segno della stima che padre Giovanni aveva meritato con la sua opera di pastore, attento soprattutto ai più poveri, ai bisognosi di aiuto e di misericordia. Già alla sua morte vi era la convinzione  che padre Giovanni era un “santo”.  Aperta la sua causa di canonizzazione nell’anno 2001, padre Giovanni è stato proclamato beato il 28 ottobre 2017.  Presso la sua tomba in Fazenda Souza è costante il flusso di pellegrini, che, insieme alle preghiere di intercessione e di richiesta,  sperano che presto padre Giovanni Schiavo possa essere proclamato santo. 

 

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A Popesti (Romania) professione perpetua di Adrian Arcana

Sabato 15 novembre nella chiesa di Santa Agnes delle suore di Maria Ward a Popesti il nostro confratello Adrian Arcana ha pronunciato la sua professione perpetua: dopo alcuni anni di permanenza in Congregazione ha deciso di dire il suo “sì per sempre”. La nostra comunità di Popesti ha una chiesa intitolata a S. Leonardo Murialdo, ma è stata giudicata troppo piccola davanti alla possibilità che tanti amici partecipassero alla festa.  E la scelta è stata giusta. Alla celebrazione sono venuti alcuni giovani della parrocchia, dal gruppo Scout,  mamma, fratello, sorella e tanti altri.. Quando nel silenzio della chiesa furono nominate le “strane ma solenni” parole “povertà, castità, obbedienza” e “perpetua”,  un po’ di sorpresa e una certa emozione  ha sottolineato nel cuore di molti dei presenti questa insolita promessa. Era  una bella e rara testimonianza confermata ripetutamente  da “sì, lo voglio”. La Congregazione  è sbarcata da una trentina di anni in Romania cercando di consolidare la sua presenza qui  con alterne vicende di avanzamenti e ritirate: ma per il momento il fronte si è consolidato con un’opera nel nord, a Roman, e una vicino alla capitale, a Popesti Leordeni. Ci sono tre confratelli italiani “vecchiotti” e tre confratelli rumeni insolitamente giovani per la nostra provincia. Comunque sia ringraziato il Cielo per questo dono che viene dalla parte orientale dell’Europa, da un mondo poco conosciuto nell’Italia tradizionale. Eppure c’è.


25 November 2025

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