Giubilei Sacerdotali in Brasile


  • 14 Gennaio 2021

Dire oggi “per tutta la vita” sembra strano, però per chi ha fede in Dio è possibile. È tanto possibile che il 9 gennaio 2021, a Fazendo Souza, Brasile, alle ore 18, è stato celebrato il cinquantesimo di ordinazione sacerdotale di P. Geraldo Boniatti, ordinato il 3 aprile 1971 a Viterbo, Italia; e il venticinquesimo di P. Carlos Wesller, ordinato il 24 dicembre 1995 a São Ludgero, Santa Catarina; P. Lidio Roman e P. Marcelino Modelski, ordinati il 7 gennaio 1996 a Vista Alegre do Prata, Rio Grande do Sul; P. Geraldo Canever, ordinato il 23 dicembre 1995 a Orleans, Santa Catarina e P. Roberto Carlos Mossi, ordinato il 21 gennaio 1996 a Fagundes Varela, Rio Grande do Sul. 

La celebrazione si è svolta in comunione con tutta la Famiglia del Murialdo nella cappella del seminario di Fazenda Souza. Nell’omelia, ogni festeggiato ha espresso il suo messaggio di gratitudine a Dio, alla Congregazione, ai famigliari e a tutta la Famiglia del Murialdo per una storia fatta di “donazione, lavoro, discepolato e missione nell’ascolto e nell’annuncio della Parola di Dio e nella rivelazione del volto paterno del Padre insieme ai giovani e a tutto il popolo di Dio”.

Ai festeggiati la nostra riconoscenza e gratitudine per la fedeltà vocazionale nella sequela e conformazione a Cristo come Giuseppini del Murialdo.

 

 

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Festeggiana 50mo di sacerdozio...

Dal 15 al 20 aprile,  9 sacerdoti Giuseppini si sono ritrovati in Casa Generalizia per festeggiare il loro 50mo di sacerdozio. Sono: P. Mauro Guglielmo (da Foggia), p. Mauro Peserico (da Montecchio), p. Gino Cia - p. Giuseppe Menzato - p. Paolo Manea (da Oderzo), p. Solideo Poletti e p. Leonardo Rigoni (da Ravenna), P. Pedro Olea ( da Siguenza), p. Mariano Zenere (da Madrid). Non era presente nel gruppo del 50mo p. José Vincente Novoa (Ecuador), impossibilitato a venire. A questo gruppo appartengono altri 2 confratelli venuti a mancare un paio di anni fa causa covid (p. Giuseppe Garbin e p. Franco Zago). Nei giorni trascorsi a Roma sono stati ricevuti in udienza dal papa con cui hanno potuto scambiare personalmente qualche parola. Hanno potuto visitare la comunità "Nuovi Orizzonti" e la comunità di sant'Egidio sempre a Roma mentre giovedì 19 hanno celebrato la santa messa con i nostri teologi a Viterbo, dove erano stati consacrati 50 anni fa. Una settimana di intensa esperienza, avendo potuto incontrare di nuovo compagni di ordinazione non visti da parecchi anni e codividendo esperienze fatte e ringraziando il Signore per i doni ricevuti. Han visitato Viterbo dove erano stati ordinati sacerdoti, e a Roma hanno incontrato rappresentanti della Comunità Sant'Egidio e di Nuovi Orizzonti.  Si sono presi anche un po ' di tempo per la preghiera e per dialogare tra loro e concludendo questo momento comunitario sabato 20.  A tutto il gruppo ancora tanti auguri aspettandoli per il 60mo di sacerdozio.


18 Aprile 2024

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Nuovi diaconi giuseppini

La diaconia che serve…   La gioia, come la paura, ci può a volte bloccare. Può essere un’esperienza talmente forte e coinvolgente che non lascia tempo e spazio al pensiero; e ci prende, ci invade, e ci costringe a rimanere in quello sguardo, in quell’incontro. La gioia dei discepoli alla vista del Signore risorto è di questo tipo: non una delle piccole soddisfazioni della quotidianità, non un passeggero stato d’animo, ma la consapevolezza di essere toccati nel profondo, di essere interpellati e personalmente coinvolti. Ma ancor più è una gioia tutta particolare quella dell’incontro con il Signore risorto, perché oltre alla forza immane dell’inaudito e dell’inaspettato, porta con sé la consapevolezza che in Lui le nostre più profonde paure sono davvero dissolte, che la negatività e il male, la paura e tutto ciò che è contro la nostra umanità, viene definitivamente sconfitto ed eliminato. Ma, come se non bastasse, è un incontro che riabilita la storia: sia quella che raccoglie le aspirazioni e le speranze di un popolo, sia quella che ogni essere umano porta con sé. È a questa gioia che il vescovo Piazza ha invitato Alen, Stanley e Kartik (i nuovi diaconi) ad abbeverarsi, a questa gioia a chiesto loro di diventare testimoni, a viverla e a trasmetterla. Nonostante tutte le paure e le sofferenze, nonostante la tristezza che viviamo per il distacco da chi ci ha lasciato da poco e poteva essere qui (Elvis), la diaconia che oggi è urgente annunciare e testimoniare è quella della speranza e della gioia del messaggio evangelico. Solo la consapevolezza dell’immenso dono dell’amore del Padre ci permette di leggere la nostra, e le vite di tutti, come vite nelle mani di Dio, come vite in buone mani.


15 Aprile 2024

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