P. LUCIANO VLLAR

25 October 1931 / 12 December 2020

Ci lasciato la mattina di sabato 12 dicembre 2020, spirando serenamente nella Casa di Riposo “Beato G.M. Boccardo” di Pancalieri, dove da qualche mese era ricoverato. Negli ultimi giorni le sue condizioni di salute registravano alti e bassi, ma si sperava sempre in una ripresa. Ci conforta l’assistenza premurosa ed attenta che le Suore, il medico e il personale della Casa gli hanno sempre riservato.

Aveva da poco compiuto 89 anni, essendo nato a Rivoli (TO) il 25 ottobre 1931. Incontrò da ragazzo i Giuseppini e seguì la sua vocazione con il Noviziato a Vigone (1946/1947), gli studi superiori a Ponte di Piave (1947/1950), il Magistero a Rivoli, Pocapaglia e Valbrembo (1950/1954), gli studi di Teologia a Viterbo (1954/1958), ultimati con l’ordinazione sacerdotale il 22 marzo 1958.

Don Luciano ha dedicato tutta la sua vita di giuseppino nel servizio dei giovani nella scuola. Laureato in lettere, ha svolto la sua attività, in diversi periodi e riprese, a Pocapaglia, Pinerolo, Santa Margherita Ligure, Sommariva Bosco, sempre con compiti di insegnante. Credeva fortemente nella scuola come strumento e momento di incontro con i giovani. Dotato di intelligenza vivace e profonda, cercava di portare i giovani all’amore per lo studio, per ricerca, per quella sana curiosità che si apre agli orizzonti del sapere. Insegnante esigente e paziente, sapeva educare i giovani all’impegno costante e fedele dello studio personale e li sosteneva nei momenti di debolezza e di smarrimento. 

Di indole e carattere un po’ schivo e riservato, si distingueva per semplicità e signorilità nelle relazioni interpersonali e comunitarie.  Non amava i toni alti. Pacato nel parlare, partecipava ai momenti di vita comunitaria con semplicità e fedeltà, offrendo con discrezione il suo pensiero.

Non ha mai cercato compiti di responsabilità che, quando gli sono stati chiesti dall’obbedienza, ha esercitato con grande discrezione, quasi in punta di piedi, non senza qualche nascosta sofferenza.

Così come il suo carattere, anche la sua spiritualità è stata all’insegna dell’essenzialità e della semplicità. Fedeltà e costanza ai momenti di preghiera comunitaria, fedeltà per la Preghiera delle Ore, fedeltà alla meditazione e al Rosario, fedeltà agli Esercizi Spirituali annuali. Cose semplici, se vogliamo, forse persino dal sapore un po’ antico, ma che sostenevano e dimostravano una struttura di fede autentica e convinta.

Ha amato sinceramente la Congregazione che ha scelto come sua seconda famiglia e che ha servito in piena disponibilità di cuore. Partecipava con gusto alle riunioni di vario genere ed era desideroso di apprendere notizie e informazioni sulle comunità e sui confratelli. Nella vita comunitaria è sempre stato uomo di pace e di serenità, portato al dialogo, lontano da ogni asprezza, misurato nelle parole.

Finchè ha potuto e le forze l’hanno sostenuto ha mantenuto vivo il gusto per la lettura  sui vari temi che più lo appassionavano, di cronaca, di storia, di politica, di vita ecclesiale, a conferma di una formazione intellettuale solida che aveva compreso l’importanza dell’aggiornamento. Un suo modo di stare al passo con i tempi, per non perdere l’appuntamento con la vita.

P. Luciano ha avuto anche la capacità e la sensibilità, terminato il periodo di lavoro nella scuola, di rendersi ancora utile nel ministero parrocchiale. Anche qui senza alcuna invadenza o protagonismo, ma con una presenza discreta e fedele al confessionale, alla messa, alla preghiera, alle celebrazioni, che è venuta meno solo alla fine, quando si è reso necessario il ricovero presso la casa di riposo a Pancalieri.

Ora che non c’è più, sentiamo che la sua presenza tra noi era di esempio e di stimolo ad una vita semplice, generosa, impegnata a fare bene il bene, ritmata sui passi di una fedeltà quotidiana umile e gioiosa al Vangelo e alla vocazione ricevuta.

Grazie, P. Luciano. Riposa in pace nell’abbraccio eterno del Padre.