TIROCINIO SCOLASTICO A TREVISO


  • 15 Ottobre 2020

Ci presentiamo: siamo Adriana, Sabrina e Adriana, 3 stagiste provenienti dalla scuola F. Besta di Treviso, un istituto superiore per i servizi sociosanitari.

 

LA NOSTRA TESTIMONIANZA DEL TIROCINIO A TREVISO

 

Iniziato questo percorso nella comunità, credevamo di affrontare una realtà più “semplice” poiché avremmo dovuto lavorare con i nostri

pari età, ma durante la nostra esperienza, ci siamo trovate ad affrontare momenti di preoccupazione, pazienza, molte difficoltà, incertezze,

determinazione ma anche di condivisione, collaborazione, curiosità, tanto divertimento e confronto.

Ciò che abbiamo ricavato da queste quattro settimane è stato: avere un senso di responsabilità, trovare compromessi con le idee di tutti,

rinforzare la convinzione che l’unione fa la forza e la possibilità di metterci in gioco.

È stata anche una bella opportunità da cogliere in positivo per conoscere una realtà diversa dalla nostra ma nello stesso tempo vicina

a noi. Giunte alla fine di questo percorso, abbiamo imparato che non sempre serve mettere dei muri perché prima o poi tutti cambiamo.

Le stagiste.

Adriana, Sabrina, Adriana

La mia esperienza in comunità Murialdo a Treviso è stata toccante perché passando gli anni ho capito che è stata la cosa più bella della mia vita. La comunità mi ha fatto capire i valori della famiglia e dell’amicizia. Io dico ai nuovi arrivati…godetevi questa esperienza in comunità , della quale sarete soddisfatti…perché se io tornassi indietro, metterei la firma sia per le persone che ti vogliono veramente bene sia perché ho conosciuto delle stupende persone che ancora oggi sento e vedo.

Andrea

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Festeggiana 50mo di sacerdozio...

Dal 15 al 20 aprile,  9 sacerdoti Giuseppini si sono ritrovati in Casa Generalizia per festeggiare il loro 50mo di sacerdozio. Sono: P. Mauro Guglielmo (da Foggia), p. Mauro Peserico (da Montecchio), p. Gino Cia - p. Giuseppe Menzato - p. Paolo Manea (da Oderzo), p. Solideo Poletti e p. Leonardo Rigoni (da Ravenna), P. Pedro Olea ( da Siguenza), p. Mariano Zenere (da Madrid). Non era presente nel gruppo del 50mo p. José Vincente Novoa (Ecuador), impossibilitato a venire. A questo gruppo appartengono altri 2 confratelli venuti a mancare un paio di anni fa causa covid (p. Giuseppe Garbin e p. Franco Zago). Nei giorni trascorsi a Roma sono stati ricevuti in udienza dal papa con cui hanno potuto scambiare personalmente qualche parola. Hanno potuto visitare la comunità "Nuovi Orizzonti" e la comunità di sant'Egidio sempre a Roma mentre giovedì 19 hanno celebrato la santa messa con i nostri teologi a Viterbo, dove erano stati consacrati 50 anni fa. Una settimana di intensa esperienza, avendo potuto incontrare di nuovo compagni di ordinazione non visti da parecchi anni e codividendo esperienze fatte e ringraziando il Signore per i doni ricevuti. Han visitato Viterbo dove erano stati ordinati sacerdoti, e a Roma hanno incontrato rappresentanti della Comunità Sant'Egidio e di Nuovi Orizzonti.  Si sono presi anche un po ' di tempo per la preghiera e per dialogare tra loro e concludendo questo momento comunitario sabato 20.  A tutto il gruppo ancora tanti auguri aspettandoli per il 60mo di sacerdozio.


18 Aprile 2024

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Nuovi diaconi giuseppini

La diaconia che serve…   La gioia, come la paura, ci può a volte bloccare. Può essere un’esperienza talmente forte e coinvolgente che non lascia tempo e spazio al pensiero; e ci prende, ci invade, e ci costringe a rimanere in quello sguardo, in quell’incontro. La gioia dei discepoli alla vista del Signore risorto è di questo tipo: non una delle piccole soddisfazioni della quotidianità, non un passeggero stato d’animo, ma la consapevolezza di essere toccati nel profondo, di essere interpellati e personalmente coinvolti. Ma ancor più è una gioia tutta particolare quella dell’incontro con il Signore risorto, perché oltre alla forza immane dell’inaudito e dell’inaspettato, porta con sé la consapevolezza che in Lui le nostre più profonde paure sono davvero dissolte, che la negatività e il male, la paura e tutto ciò che è contro la nostra umanità, viene definitivamente sconfitto ed eliminato. Ma, come se non bastasse, è un incontro che riabilita la storia: sia quella che raccoglie le aspirazioni e le speranze di un popolo, sia quella che ogni essere umano porta con sé. È a questa gioia che il vescovo Piazza ha invitato Alen, Stanley e Kartik (i nuovi diaconi) ad abbeverarsi, a questa gioia a chiesto loro di diventare testimoni, a viverla e a trasmetterla. Nonostante tutte le paure e le sofferenze, nonostante la tristezza che viviamo per il distacco da chi ci ha lasciato da poco e poteva essere qui (Elvis), la diaconia che oggi è urgente annunciare e testimoniare è quella della speranza e della gioia del messaggio evangelico. Solo la consapevolezza dell’immenso dono dell’amore del Padre ci permette di leggere la nostra, e le vite di tutti, come vite nelle mani di Dio, come vite in buone mani.


15 Aprile 2024

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