TIROCINIO SCOLASTICO A TREVISO


  • 15 October 2020

Ci presentiamo: siamo Adriana, Sabrina e Adriana, 3 stagiste provenienti dalla scuola F. Besta di Treviso, un istituto superiore per i servizi sociosanitari.

 

LA NOSTRA TESTIMONIANZA DEL TIROCINIO A TREVISO

 

Iniziato questo percorso nella comunità, credevamo di affrontare una realtà più “semplice” poiché avremmo dovuto lavorare con i nostri

pari età, ma durante la nostra esperienza, ci siamo trovate ad affrontare momenti di preoccupazione, pazienza, molte difficoltà, incertezze,

determinazione ma anche di condivisione, collaborazione, curiosità, tanto divertimento e confronto.

Ciò che abbiamo ricavato da queste quattro settimane è stato: avere un senso di responsabilità, trovare compromessi con le idee di tutti,

rinforzare la convinzione che l’unione fa la forza e la possibilità di metterci in gioco.

È stata anche una bella opportunità da cogliere in positivo per conoscere una realtà diversa dalla nostra ma nello stesso tempo vicina

a noi. Giunte alla fine di questo percorso, abbiamo imparato che non sempre serve mettere dei muri perché prima o poi tutti cambiamo.

Le stagiste.

Adriana, Sabrina, Adriana

La mia esperienza in comunità Murialdo a Treviso è stata toccante perché passando gli anni ho capito che è stata la cosa più bella della mia vita. La comunità mi ha fatto capire i valori della famiglia e dell’amicizia. Io dico ai nuovi arrivati…godetevi questa esperienza in comunità , della quale sarete soddisfatti…perché se io tornassi indietro, metterei la firma sia per le persone che ti vogliono veramente bene sia perché ho conosciuto delle stupende persone che ancora oggi sento e vedo.

Andrea

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Messaggio di Papa Francesco al capitolo generale della CSJ

Al Reverendo P. Tullio LOCATELLI Superiore generale della Congregazione di San Giuseppe del Murialdo     Nell’approssimarsi della celebrazione del XXIV Capitolo generale della vostra famiglia religiosa, desidero far giungere a Lei e ai Confratelli la mia paterna vicinanza, assicurando la preghiera in tale momento di comunione fraterna e di riflessione. L’evento capitolare è l’occasione in cui lo Spirito Santo suscita nei cuori gratitudine al Signore per i doni che ha elargito e incoraggia tutti ad accogliere le inevitabili complessità che il tempo riserva, con fede e fiducia in Dio che, “così buono, così pwiente, così generoso”, come amava dire il Fondatore, agisce sempre in maniera sorprendente attraverso uomini e donne scelti per essere un faro di luce nelle tenebre del mondo. Ne è prova la storia della Congregazione, nata da1l’ispirazione profetica di San Leonardo Murialdo, che ha saputo cogliere nelle necessità dell’epoca l’esigenza di dedicare il suo Ministero all’educazione cristiana ed intellettuale dei giovani, specialmente degli orfani e di quelli piu disagiati, per garantire loro un inserimento nell’ambito del lavoro. Se consideriamo i mutamenti sociali odierni, come Chiesa percepiamo l’importanza di prendere con urgenza decisioni lungimiranti per il futuro delle nuove generazioni. Pertanto anche Voi, presenti nel vasto campo della pastorale missionaria, siete chiamati ad affrontare le attuali sfide con atteggiamento positivo e confidente facendovi prosslmi con dedizione. Penso dunque al compito di educatori e di consacrati che avete liberamente donato la vita a Cristo e per la Sua Chiesa: ebbene, ravvivate la passione per il Vangelo, portate consolazione e pace a chi è nella prova, esortate cori “tenerezza e carità”, e abbiate cura di quanti sono segnati dalla sofferenza, perché possano scorgere in Voi lo sguardo amorevole del Padre che «asciuga le lacrime su ogni volto» (cfr. I8 25). “Carità è guardare e dire il bello di ognuno, perdonare di cuore, avere serenità di volto, affabilità, dolcezza...”; sono parole che ben esprimono l’eredità spirituale di San Leonardo Murialdo da accogliere e trasmettere con benevolenza, in quanto custodi premurosi di Cristo nei fratelli, miti e obbedienti sull’esempio del Santo Patriarca, ehinandoVi sulle ferite del Redentore, presente e vivo nelle piaghe dell’umanità d’oggi, affinché, secondo il Santo sacerdote torinese, «ne perdantur» (Epistolario V, 2156 e 2187). Come ho ricordato nella Lettera Apostolica Patria corde, «tutti possono trovare in San Giuseppe, l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà» (Lett. Ap., 8 dicembre 2020). Con questi sentimenti, imparto a ciascuno di Voi e all’intera famiglia murialdina la mia Benedizione, affidandoVi alla materna intercessiorie della Vergine Maria, «Madre nostra, ...] la piu amante, la più affettuosa delle madri» e a San Giuseppe suo castissimo sposo, e chiedendoVi di continuare a pregare per me. Fraternamerite Papa Francesco   Roma, da San Giovanni in Laterano, 19 marzo 2024 Solerinità di San Giuseppe sposo della B.V.M. e Patrono della Chiesa Universale


23 March 2024

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