Venerdì 22 Giugno


Lavori capitolari

Siamo stati bravi, abbiamo lavorato sodo! E così abbiamo finito il capitolo con due giorni di anticipo! Qualche mozione finale, la visione del documento conclusivo globale, ringraziamenti vari, firme, atto di chiusura ufficiale del XXIII capitolo generale prima di pranzo, ecc…
E così dopo il pranzo con una bella “pasta alla carbonara”, partiamo tutti per l’Oriente nella storica missione giuseppina amazzonica del Napo. 4 ore di pullman, in cui si sale fino ai 4.000 mt di Papallacta, per poi scendere a Tena, dove il caldo, l’umido, le piogge equatoriali ci fanno capire che siamo proprio in un altro mondo, e non solo climaticamente parlando … Ma di questo vi scriveremo più in dettaglio domani o dopodomani perché saremo molto occupati dai viaggi e dal programma delle visite …

Curiosità

La preghiera dei capitolari. Abbiamo incaricato 3 confratelli di coordinare i momenti di preghiera: p,. Giuseppe d’Oria, p. Misihadas Govindan e p. Vincenzo Fiore. Sono loro ad aver coordinato le Lodi del mattino, la Messa Quotidiana, la preghiera prima di ogni seduta capitolare e di ogni pasto e il Vespro della sera, incaricando vari confratelli di presiedere o di animare e facendolo nelle 4 lingue della congregazione. Mentre d. Mariolino e il postulante Cristian hanno suonato e collaborato per i canti.
Il rosario era lasciato alla libera iniziativa di gruppi di confratelli dopocena. E poi ci sono le migliaia di preghiere che tanti confratelli e amici hanno fatto per noi durante questi giorni e anche prima … anche questo ci ha fatto bene e ci ha fatto sentire vicini. Grazie!

NEWS

Altre news

Festeggiana 50mo di sacerdozio...

Dal 15 al 20 aprile,  9 sacerdoti Giuseppini si sono ritrovati in Casa Generalizia per festeggiare il loro 50mo di sacerdozio. Sono: P. Mauro Guglielmo (da Foggia), p. Mauro Peserico (da Montecchio), p. Gino Cia - p. Giuseppe Menzato - p. Paolo Manea (da Oderzo), p. Solideo Poletti e p. Leonardo Rigoni (da Ravenna), P. Pedro Olea ( da Siguenza), p. Mariano Zenere (da Madrid). Non era presente nel gruppo del 50mo p. José Vincente Novoa (Ecuador), impossibilitato a venire. A questo gruppo appartengono altri 2 confratelli venuti a mancare un paio di anni fa causa covid (p. Giuseppe Garbin e p. Franco Zago). Nei giorni trascorsi a Roma sono stati ricevuti in udienza dal papa con cui hanno potuto scambiare personalmente qualche parola. Hanno potuto visitare la comunità "Nuovi Orizzonti" e la comunità di sant'Egidio sempre a Roma mentre giovedì 19 hanno celebrato la santa messa con i nostri teologi a Viterbo, dove erano stati consacrati 50 anni fa. Una settimana di intensa esperienza, avendo potuto incontrare di nuovo compagni di ordinazione non visti da parecchi anni e codividendo esperienze fatte e ringraziando il Signore per i doni ricevuti. Han visitato Viterbo dove erano stati ordinati sacerdoti, e a Roma hanno incontrato rappresentanti della Comunità Sant'Egidio e di Nuovi Orizzonti.  Si sono presi anche un po ' di tempo per la preghiera e per dialogare tra loro e concludendo questo momento comunitario sabato 20.  A tutto il gruppo ancora tanti auguri aspettandoli per il 60mo di sacerdozio.


18 Aprile 2024

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Nuovi diaconi giuseppini

La diaconia che serve…   La gioia, come la paura, ci può a volte bloccare. Può essere un’esperienza talmente forte e coinvolgente che non lascia tempo e spazio al pensiero; e ci prende, ci invade, e ci costringe a rimanere in quello sguardo, in quell’incontro. La gioia dei discepoli alla vista del Signore risorto è di questo tipo: non una delle piccole soddisfazioni della quotidianità, non un passeggero stato d’animo, ma la consapevolezza di essere toccati nel profondo, di essere interpellati e personalmente coinvolti. Ma ancor più è una gioia tutta particolare quella dell’incontro con il Signore risorto, perché oltre alla forza immane dell’inaudito e dell’inaspettato, porta con sé la consapevolezza che in Lui le nostre più profonde paure sono davvero dissolte, che la negatività e il male, la paura e tutto ciò che è contro la nostra umanità, viene definitivamente sconfitto ed eliminato. Ma, come se non bastasse, è un incontro che riabilita la storia: sia quella che raccoglie le aspirazioni e le speranze di un popolo, sia quella che ogni essere umano porta con sé. È a questa gioia che il vescovo Piazza ha invitato Alen, Stanley e Kartik (i nuovi diaconi) ad abbeverarsi, a questa gioia a chiesto loro di diventare testimoni, a viverla e a trasmetterla. Nonostante tutte le paure e le sofferenze, nonostante la tristezza che viviamo per il distacco da chi ci ha lasciato da poco e poteva essere qui (Elvis), la diaconia che oggi è urgente annunciare e testimoniare è quella della speranza e della gioia del messaggio evangelico. Solo la consapevolezza dell’immenso dono dell’amore del Padre ci permette di leggere la nostra, e le vite di tutti, come vite nelle mani di Dio, come vite in buone mani.


15 Aprile 2024

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