COMITATO SAN GIUSEPPE


  • 02 February 2021

Presentazione del Signore   

Giornata della Vita Consacrata

ROMA 2 Febbraio 2021

 

Carissimi confratelli.

Carissimi componenti la Famiglia del Murialdo

Affido a questa lettera alcune comunicazioni che riguardano l’anno di san Giuseppe che stiamo vivendo.

  1. Tredici congregazioni, maschili e femminili, hanno costituito un “COMITATO SAN GIUSEPPE” per condividere riflessioni e iniziative per l’anno di San Giuseppe. Credo che sia un bel segno di comunione tra congregazioni a cui spesso ci richiama papa Francesco. E questo nel comune riferimento a San Giuseppe. Per noi vi partecipano don Tullio e don Angelo Catapano.
  2. Si stanno programmando alcune iniziative:
    1. Triduo di preparazione alla festa di san Giuseppe, nei giorni 16, 17, 18 marzo. Nel pomeriggio dalle 15.00 alle 16.00: due brevi riflessioni sulla figura e la missione di San Giuseppe. Alla sera per la celebrazione della novena sarà possibile collegarsi ad uno di questi tre santuari dedicati a san Giuseppe: San Giuseppe Vesuviano dei Giuseppini del Murialdo, Santuario di san Giuseppe in Asti degli Oblati di San Giuseppe, San Giuseppe al Trionfale in Roma dei Guanelliani; alla sera ore 21 sarà possibile risentire le riflessioni su youtube. Gli orari sono stati pensati per favorire di giungere a tutti, tenendo presente la internazionalità delle singole congregazioni.  Sarà mandato il link di collegamento.
    2. Per il primo maggio. Si sta organizzando un convegno sul tema del lavoro e i giovani. Siamo ancora ai primi passi ma già da ora siamo stati coinvolti.
    3. Nella prospettiva di chiusura dell’anno di San Giuseppe si sta valutando la possibilità di un simposio internazionale “in presenza” da celebrare a Roma vicino alla data dell’8 dicembre.  Questi simposi internazionali sono nati anche grazie a noi, specie a don Danieli Giuseppe, nel 1970 e si sono celebrati ogni quattro anni; c’è stata ultimamente un’interruzione causa covid. La chiusura dell’anno di San Giuseppe  è l’occasione per riprendere il discorso.
    4. Si è pensato anche ad un segno concreto da realizzare insieme e qui le idee non mancano; raccogliere un aiuto per migranti in campi profughi, scegliere una caritas diocesana in difficoltà; sostenere alcune famiglie (il 19 marzo inizia l’anno della famiglia); ecc.
    5. Chi avesse idee, proposte, può scrivere a don Tullio.
  1. Il 17 febbraio inizia il mese di San Giuseppe.

Ogni giorno non manchi nella nostra preghiera comunitaria una preghiera a San Giuseppe per tutta la Chiesa, per la nostra Congregazione, per la Famiglia del Murialdo.

  1. Per la indulgenza plenaria.

Ci sono tante possibilità soprattutto legate alla preghiera. Ogni comunità in un giorno di ritiro o in altre occasioni come Famiglia del Murialdo può di certo programmare  per acquisire la indulgenza plenaria in questo anno dedicato a San Giuseppe.

Siamo in un tempo che ci impone tante limitazioni, ma, come dice il papa nella Patris Corde, è un tempo che ci aiuta a scoprire delle possibilità mai immaginate se nel nome di San Giuseppe realizziamo anche l’essere padre e fratelli nel “coraggio creativo”.

Un ricordo particolare per ciascuno in questa giornata dedicata alla Vita Consacrata, perché viviamo il dono della vocazione e la gioia della perseveranza.

                                                                                                                                                                                                                                p. Tullio Locatelli

padre generale

 

 

 

 

 

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Messaggio di Papa Francesco al capitolo generale della CSJ

Al Reverendo P. Tullio LOCATELLI Superiore generale della Congregazione di San Giuseppe del Murialdo     Nell’approssimarsi della celebrazione del XXIV Capitolo generale della vostra famiglia religiosa, desidero far giungere a Lei e ai Confratelli la mia paterna vicinanza, assicurando la preghiera in tale momento di comunione fraterna e di riflessione. L’evento capitolare è l’occasione in cui lo Spirito Santo suscita nei cuori gratitudine al Signore per i doni che ha elargito e incoraggia tutti ad accogliere le inevitabili complessità che il tempo riserva, con fede e fiducia in Dio che, “così buono, così pwiente, così generoso”, come amava dire il Fondatore, agisce sempre in maniera sorprendente attraverso uomini e donne scelti per essere un faro di luce nelle tenebre del mondo. Ne è prova la storia della Congregazione, nata da1l’ispirazione profetica di San Leonardo Murialdo, che ha saputo cogliere nelle necessità dell’epoca l’esigenza di dedicare il suo Ministero all’educazione cristiana ed intellettuale dei giovani, specialmente degli orfani e di quelli piu disagiati, per garantire loro un inserimento nell’ambito del lavoro. Se consideriamo i mutamenti sociali odierni, come Chiesa percepiamo l’importanza di prendere con urgenza decisioni lungimiranti per il futuro delle nuove generazioni. Pertanto anche Voi, presenti nel vasto campo della pastorale missionaria, siete chiamati ad affrontare le attuali sfide con atteggiamento positivo e confidente facendovi prosslmi con dedizione. Penso dunque al compito di educatori e di consacrati che avete liberamente donato la vita a Cristo e per la Sua Chiesa: ebbene, ravvivate la passione per il Vangelo, portate consolazione e pace a chi è nella prova, esortate cori “tenerezza e carità”, e abbiate cura di quanti sono segnati dalla sofferenza, perché possano scorgere in Voi lo sguardo amorevole del Padre che «asciuga le lacrime su ogni volto» (cfr. I8 25). “Carità è guardare e dire il bello di ognuno, perdonare di cuore, avere serenità di volto, affabilità, dolcezza...”; sono parole che ben esprimono l’eredità spirituale di San Leonardo Murialdo da accogliere e trasmettere con benevolenza, in quanto custodi premurosi di Cristo nei fratelli, miti e obbedienti sull’esempio del Santo Patriarca, ehinandoVi sulle ferite del Redentore, presente e vivo nelle piaghe dell’umanità d’oggi, affinché, secondo il Santo sacerdote torinese, «ne perdantur» (Epistolario V, 2156 e 2187). Come ho ricordato nella Lettera Apostolica Patria corde, «tutti possono trovare in San Giuseppe, l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà» (Lett. Ap., 8 dicembre 2020). Con questi sentimenti, imparto a ciascuno di Voi e all’intera famiglia murialdina la mia Benedizione, affidandoVi alla materna intercessiorie della Vergine Maria, «Madre nostra, ...] la piu amante, la più affettuosa delle madri» e a San Giuseppe suo castissimo sposo, e chiedendoVi di continuare a pregare per me. Fraternamerite Papa Francesco   Roma, da San Giovanni in Laterano, 19 marzo 2024 Solerinità di San Giuseppe sposo della B.V.M. e Patrono della Chiesa Universale


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