Il mese murialdino in Ecuador, le prime due settimane
- 12 May 2022
p. Eugenio Beni ci scrive dall'Ecuador facendo una sitesi del lavoro, studio, visite e l'esperienza unica della prima settimana del mese murialdino.
LA NOSTRA PRIMA SETTIMANA IN ECUADOR
Il p. Guillermo Campuzano, teologo consulente della CLAR (conferenza dei religiosi dell'America Latina) ha trattato della vita religiosa nel contesto della riforma della Chiesa. La riforma non è altro che un continuo ritorno al Vangelo, incontrando una persona (Cristo) e una visione della storia (il Regno di Dio) che ci chiedono di cambiare (riforma) proprio per essere loro fedeli nei tempi che cambiano. Tutti i documenti di papa Francesco, in fondo, trattano di questo: cosa occorre cambiare per seguire Gesù oggi, e non perdersi nell'apparenza, nel mondo virtuale dei social. Saper fare morire quanto non ha più senso o utilità per lasciare spazio a quello che fa nascere lo Spirito (sia a livello ecclesiale che di congregazione). E questo con la visione positiva, di speranza dei profeti, nell'ascolto reciproco, camminando assieme verso gli orizzonti di novità che scopriamo.
La riforma della Chiesa è anche connessa alla trasformazione sociale, nel progetto del papa (Vedi il Sinodo amazzonico, la Fratelli tutti, la Laudato sii...). Passare da una spiritualità prevalentemente individuale e individualistica alla "mistica del noi", all'Amore fraterno: questo è il cammino sinodale che è iniziato!
Nel terzo giorno il p. Guillermo ha approfondito le dinamiche teologico-spirituali del processo sinodale, che conducono a creare una sapienza comunitaria, a partire dall'ascolto reciproco, dando spazio specialmente agli ultimi, gli esclusi. Altra dinamica importante è quella del cammino, del muoversi dietro a Gesù, un cammino che si fa insieme (sinodo), nello stile dell'incontro con gli altri sulla strada (mistica del noi). Un cammino nella povertà e essenzialità (Lc 10, 4-12), portando solo il Vangelo. un viaggio anche verso l'intimità: con se stessi, il prossimo, chi è lontano, con Dio e il suo Regno. Queste dinamiche di riforma porteranno a formare la Chiesa di oggi e domani una nella diversità per incarnare i valori del Regno in ogni cultura, santa,sempre e solo guidata dallo Spirito, cattolica, che accoglie tutti, appassionata dell'umanità e del creato per mostrare la sua passione per Dio, inserita rispettosamente nelle diverse culture; apostolica: il papa e i vescovi come segno di unità per realizzare dovunque il Regno di libertà e giustizia... Infine sinodale dove tutto il popolo di Dio cammina insieme pur nella diversità di funzioni e ministeri. Applicando alla nostra Congregazione, il p. G. suggerisce di rivedere gli articoli 46 e 48 delle Costituzioni e 40-46 del Direttorio (FdM e comunione di vocazioni).
Il giorno seguente ha approfondito il ruolo della vita consacrata nel processo sinodale e di riforma della Chiesa. In un contesto di VC dove i carismi simili si pensano sempre più assieme e cresce l'attenzione alle famiglie carismatiche, 3 sono le priorità suggerite: sinodalità, etica della cura (in cui sta il tema della prevenzione degli abusi) ed ecologia integrale. 7 movimenti:
verso la vita,
verso l'essenzialità,
verso la testimonianza profetica,
verso la centralità della relazione a partire dall'equità,
verso un carisma vissuto e condiviso per il Regno,
verso il superamento di una pastorale solo assistenziale, che non trasforma la storia,
verso una democrazia infinita,nella corresponsabilità, speranza, riconoscimento e cura dell'altro, misericordia.
L'ultimo giorno, venerdì, ci ha fatto una Lectio sulla vita, di ciascuno di noi religiosi. Nella mia vita si incarna il carisma, nella mia preghiera, relazioni con gli altri, nelle decisioni personali e comunitarie...
Vi alleggiamo il file con la presentazione del relatore in spagnolo. (vedi il link 1)
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5° giorno settimana vocazionale
Animati dalla carità che lo Spirito infonde nel loro cuore. (Cost. 1 ) Continuiamo questo cammino alla scoperta e riscoperta della nostra vocazionebattesimale alla sequela di Cristo, che ci spinge ad uscire fuori di noi stessi, verso glialtri, verso le comunità in cui viviamo, verso i giovani, sull’esempio di San LeonardoMurialdo. Mettiamoci in cammino e cogliamo l’invito ad essere pellegrini: il suo amore cifa da stella cometa, la nostra libera volontà ci permette di camminare dietro di lui perchésiamo animati dal suo amore che ci dona una vista nuova. Dagli Scritti del Murialdo (IV, pp. 287-289) Bartimeo è cieco; anche noi non vedevamo la sorte di chi è chiamato da Gesù. Bartimeomendicava: anche noi eravamo poveri. Bartimeo gridava: «Gesù, Figlio di Davide! Gesùfiglio di Giuseppe!». Gesù lo chiama. I presenti gli dicono: «Coraggio! Alzati, ti chiama». EBartimeo, gettato via il suo povero mantello, saltò su, andò da Gesù che lo chiamava. Gesù gli dice: «Che cosa vuoi che io ti faccia?». Rispose: «Che io veda!». Signore, che io veda la mia miseria, che io veda la vanità del mondo, delle ricchezze edegli onori, che io veda la preziosità della vocazione religiosa! Gesù dice al cieco:«Va’, la tua fede ti ha salvato». Continua san Marco: «E subito vide e seguivaGesù lungo la strada», e san Luca aggiunge: «Glorificando Dio» (Lc 18,43). La vocazione è un dono che Dio ci offre per essere pienamente felici in Lui, con noistessi e i fratelli; è un incontro d’amore. Una domanda che lui ci rivolge e che, come nelVangelo, trova nella comunità uno strumento che a lui ci avvicina. La chiamata di Dio èuna chiamata che nasce nell’amore, si comunica nell’amore e significa amore, in modopersonale per ciascuno. A noi spetta il coraggio di sentirlo, di seguirlo “Coraggio! Alzati,ti chiama!”; è l’amore, attraverso lo Spirito, che ci anima!
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Con l’impegno a vivere in modo radicale il Vangelo[...] (Cost. 1 ) Continuiamo questo cammino alla scoperta e riscoperta della nostra vocazione battesimale alla sequela di Cristo, che ci spinge a vivere in modo radicale la buona novella da Lui annunciata; anche se a volte dura, difficile e dolorosa siamo chiamati ad incarnarla nella nostra vita, quotidianamente nelle azioni e nella preghiera. Sceglieretutto in Cristo, per Cristo e in Cristo, perché la nostra esistenza sia una storia d’amore. L’inizio di ogni pellegrinaggio, di ogni cambiamento, di ogni felicità è la scelta, parte dauna conversione radicale. Dagli Scritti di San Leonardo Murialdo: "Una delle più belle figure sotto cui viene rappresentato nella Sacra Scrittura il Divino nostro Redentore, è quella del buon pastore il quale si getta affannoso in cerca della pecorella smarrita e va a cercarla qua e là chiamando con grida così forti che la sua vocediviene rauca. Le corre dietro per sentieri tanto aspri e spinosi che vi sparge tutto il suosangue e vi lascia la vita. Questa tenera immagine ci ricorda che il buono e amatissimo nostro Dio va continuamente in cerca dei suoi figli che lo hanno abbandonato e batte, percosì dire, continuamente alla porta del loro cuore per entrarvi e comunicare loro i suoi doni."
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A Taranto il primo maggio si è celebrato la Festa Parrocchiale. Preceduta da vari momenti, come l'Adorazione Eucaristica sul tema del lavoro, l'incontro con i candidati sindaci alle prossime elezioni e l'inaugurazione di una mostra sulla storia del quartiere, la giornata ha visto al mattino un incontro su come realizzare nel Rione Tamburi (il nostro quartiere) gli impegni di custodia del creato proposti da papa Francesco nella Laudato Sii. A seguire il pranzo comunitario, con le immancabili cozze, e nel pomeriggio, la conclusione e premiazione del torneo di calcetto per i nostri ragazzi. Alle 17,30 l'Eucaristia, presieduta dal Provinciale p. Carmelo Prestipino, seguita dalla processione. Un'altra tappa del cammino per questa "famiglia di famiglie" che vuole essere la nostra parrocchia.
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