Inaugurazione della nuova struttura sportiva dell'Oratorio Murialdo di Milano


  • 10 July 2021

La Storia insegna che la caduta di un Muro può aprire una nuova epoca. 

Qualcosa del genere sta avvenendo anche da noi, con l'abbattimento della vecchia recinzione sulla Via Inganni, che non ha solo una conseguenza estetica con un nuovo e piacevole effetto visivo, ma significa un'apertura verso l'esterno, a differenza dell'attuale collocazione dell'edificio della nostra chiesa e delle sue strutture parrocchiali, completamente orientate verso il più raccolto Largo Fatima, dove sviluppano gran parte delle abitazioni di questo territorio. È l'inaugurazione di un'apertura che non ha quindi solo un significato fisico, come è emerso nella giornata di domenica 23 maggio, nel contesto dei festeggiamenti della Settimana di San Leonardo Murialdo, dove è stato messo un sigillo sui cambiamenti in atto. Già la mattina, durante la solenne celebrazione della messa all'aperto, il Padre Provinciale, Don Antonio (Tony) Fabris, in un'omelia bella, semplice ma piena di contenuti, ha ricordato ai giovani nella giornata della Pentecoste come tutti loro siano portatori di valori unici, che rendono ognuno irripetibile nel suo genere: un viatico e un invito a partecipare, all'impegno ne cambiamento. Una responsabilità e una sfida che spettano, frutto della volontà di un idealista sognatore, il nostro Parroco Padre Vincenzo, che si è buttato in quello che sembrava impossibile: realizzare, un centro sportivo moderno, bello ed efficiente, che potesse coinvolgere giovani e adulti, con un'intuizione di fare dello sport un metodo educativo, un'occasione di crescita morale cristiana. Questo è stato possibile grazie anche all'aiuto di numerosi laici e parrocchiani che si sono spesi in prima persona per la realizzazione di questo progetto.

Certo, la Provvidenza deve essersi data parecchio da fare, ma il sogno è diventato realtà. Stupisce piacevolmente come, in questa circostanza, vi sia stata la convergenza di sforzi da parte di realtà ed entità diverse, religiose, civili, istituzioni benefiche con la nostra comunità, che ha dimostrato di saper ben reggere il confronto con le altre istituzioni. Il Murialdo ci ha insegnato che con l'apertura di un oratorio si chiude una prigione, a significare che solo con luoghi di aggregazione si può pensare di educare, di creare buoni cittadini, in una società che accompagni le nuove generazioni verso il loro futuro con un progetto educativo, tramite una forma importante di aggregazione qual è quella sportiva. Tanti i giovani presenti, i veri protagonisti di questa nuova stagione che stiamo vivendo, quanti forse da tempo non se ne vedevano e che fanno capire che si è sulla strada giusta. Quindi non solo un'inaugurazione, col nastro tricolore, ma l'inizio di una sfida, di un rinnovato impegno verso i giovani che sono il futuro, nostro e della nostra società, verso i quali abbiamo le responsabilità educative che sono un investimento per il futuro. Nella scia del più autentico carisma di San Leonardo Murialdo.

 

Articolo di: Gianni Ragazzi

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Messaggio di Papa Francesco al capitolo generale della CSJ

Al Reverendo P. Tullio LOCATELLI Superiore generale della Congregazione di San Giuseppe del Murialdo     Nell’approssimarsi della celebrazione del XXIV Capitolo generale della vostra famiglia religiosa, desidero far giungere a Lei e ai Confratelli la mia paterna vicinanza, assicurando la preghiera in tale momento di comunione fraterna e di riflessione. L’evento capitolare è l’occasione in cui lo Spirito Santo suscita nei cuori gratitudine al Signore per i doni che ha elargito e incoraggia tutti ad accogliere le inevitabili complessità che il tempo riserva, con fede e fiducia in Dio che, “così buono, così pwiente, così generoso”, come amava dire il Fondatore, agisce sempre in maniera sorprendente attraverso uomini e donne scelti per essere un faro di luce nelle tenebre del mondo. Ne è prova la storia della Congregazione, nata da1l’ispirazione profetica di San Leonardo Murialdo, che ha saputo cogliere nelle necessità dell’epoca l’esigenza di dedicare il suo Ministero all’educazione cristiana ed intellettuale dei giovani, specialmente degli orfani e di quelli piu disagiati, per garantire loro un inserimento nell’ambito del lavoro. Se consideriamo i mutamenti sociali odierni, come Chiesa percepiamo l’importanza di prendere con urgenza decisioni lungimiranti per il futuro delle nuove generazioni. Pertanto anche Voi, presenti nel vasto campo della pastorale missionaria, siete chiamati ad affrontare le attuali sfide con atteggiamento positivo e confidente facendovi prosslmi con dedizione. Penso dunque al compito di educatori e di consacrati che avete liberamente donato la vita a Cristo e per la Sua Chiesa: ebbene, ravvivate la passione per il Vangelo, portate consolazione e pace a chi è nella prova, esortate cori “tenerezza e carità”, e abbiate cura di quanti sono segnati dalla sofferenza, perché possano scorgere in Voi lo sguardo amorevole del Padre che «asciuga le lacrime su ogni volto» (cfr. I8 25). “Carità è guardare e dire il bello di ognuno, perdonare di cuore, avere serenità di volto, affabilità, dolcezza...”; sono parole che ben esprimono l’eredità spirituale di San Leonardo Murialdo da accogliere e trasmettere con benevolenza, in quanto custodi premurosi di Cristo nei fratelli, miti e obbedienti sull’esempio del Santo Patriarca, ehinandoVi sulle ferite del Redentore, presente e vivo nelle piaghe dell’umanità d’oggi, affinché, secondo il Santo sacerdote torinese, «ne perdantur» (Epistolario V, 2156 e 2187). Come ho ricordato nella Lettera Apostolica Patria corde, «tutti possono trovare in San Giuseppe, l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà» (Lett. Ap., 8 dicembre 2020). Con questi sentimenti, imparto a ciascuno di Voi e all’intera famiglia murialdina la mia Benedizione, affidandoVi alla materna intercessiorie della Vergine Maria, «Madre nostra, ...] la piu amante, la più affettuosa delle madri» e a San Giuseppe suo castissimo sposo, e chiedendoVi di continuare a pregare per me. Fraternamerite Papa Francesco   Roma, da San Giovanni in Laterano, 19 marzo 2024 Solerinità di San Giuseppe sposo della B.V.M. e Patrono della Chiesa Universale


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