La famiglia del Murialdo alla scuola di San Giuseppe
- 21 March 2021
Nell’anno dedicato a San Giuseppe, nostro patrono, titolare e modello, la Famiglia del Murialdo (FdM) si è riunita in modo virtuale il 13 marzo 2021, in un incontro internazionale intitolato “La Famiglia del Murialdo alla scuola di San Giuseppe”. Anzitutto è stata un’occasione per incontrarsi, vedersi, ascoltarsi anche se in modo virtuale. Erano presenti tutti i rappresentanti della Famiglia del Murialdo, i Giuseppini del Murialdo, le Murialdine di San Giuseppe, l’Istituto Secolare Murialdo e tutto il mondo dei laici (CldM, MLM, ANALAM, Mamme Apostoliche…). Valorizzando l’internazionalità della FdM, le riflessioni sono state proposte da p. Tullio Locatelli, Roberto e Gianna (Italia), Suor Teresinha e Olivia (Messico), Moema, João e Bernadete (Brasile).
Qual è l’importanza e il significato di san Giuseppe per le coppie, per le famiglie e per tutta la Famiglia del Murialdo oggi? Come ci ricorda il padre Tullio, superiore generale dei Giuseppini, nella lettera circolare 19 del 17.03.2021, San Giuseppe nella sua “descrizione e delicatezza” è sempre stato accanto a noi, fin dall’inizio della nostra storia di educatori dei giovani. Con il suo esempio di educatore di Gesù, ci raccomanda, secondo S. Leonardo Murialdo, la “dolcezza e la tenerezza nel trattare i ragazzi”. San Giuseppe uomo appassionato, uomo di ascolto, attento nel fare e nell’agire responsabile e creativo. Uomo giusto che elabora le sue ragioni invece di subirle, le ragioni dell’amore vincono sempre. Nelle difficoltà odierne, Giuseppe ci testimonia una vita di silenzio, di ascolto attivo, di preghiera nella piena fiducia in Dio che mai ci abbandona e interviene nella storia attraverso e soprattutto nei momenti di forte provazioni, e tramite i “sogni” ci invita ad abbandonarci con il dono della fede ai suoi misteriosi progetti, anche senza comprenderli.
San Giuseppe è per la Famiglia del Murialdo un esempio di capacità di sognare e di proiettare la vita e la missione oltre e nonostante le difficoltà. Papa Francesco in una recente occasione ha detto: “Non perdere la capacità di sognare, perché sognare è aprire le porte per essere fecondi nel domani” (omelia, dicembre 2018). San Giuseppe siamo noi, il suo cammino è il nostro cammino, il suo sogno è il nostro sogno.
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LA PERLA NASCOSTA NEL CAMPO....
Un grazie a p. Vincenzo Molinaro che, con questo suo libro, ci invita a metterci in un cammino quotidiano per scoprire la bellezza della “perla” dell’Eucaristia. Un libro per la riflessione personale, da condividere in comunità, con i giovani, con i laici. Questo testo è in realtà frutto di un cammino di catechesi per giovani e adulti. Nasce dal desiderio di amare e vivere meglio il centro e la fonte della nostra fede. Un desiderio tanto più ardente durante il tempo del Covid dove la gente aveva sete dell’Eucarestia e non potevano viverla, ricevere il Signore. Così inizia in me una ricerca, un approfondimento interiore… E in occasione del mio 25° di sacerdozio ho visto la nascita di questo piccolo libro! Davvero un dono del Signore. Lo condivido con voi perchè possa far delle bene e avvicinarci a Lui, dare corpo e risposta alla nostra sete di Lui, Lui che ha sete di noi. Il libro è sia Ibs, che su Ferltrinelli, che Amazon e dovrebbe essere anche nelle librerie cattoliche dal 12 maggio.
13 May 2025

6° giorno settimana vocazionale
Intendono seguire più da vicino Cristo casto, povero,obbediente [...] (Cost. 1) Continuiamo questo cammino alla scoperta e riscoperta della nostra vocazione battesimale alla sequela di Cristo. Ieri abbiamo scoperto la nostra vocazione come animata, bagnata dall’amore che Dio ci dona, oggi vediamo come questa sia un vero e proprio appello a seguire lui nel fratelli. Dagli Scritti del Murialdo: Oh, qual grazia immensa è la vocazione religiosa! È Dio che ti ha chiamato, Dio che ti ha scelto, Dio che ti vuole tutto suo. Non sei tu che hai fatto questo passo: è Lui che ti ha preceduto, ti ha amato per primo, ti ha preso per mano e ti ha condotto. Ricordalo sempre: la tua vocazione è amore, tutto amore.Non ti ha scelto perché sei il migliore, ma perché ti ama. Ti ha visto debole e ha voluto sostenerti, ti ha visto povero e ha voluto arricchirti. Non guardare i tuoi difetti, non scoraggiarti se sei imperfetto: guarda a Gesù, che ti ha voluto con sé, nella sua vigna, nella sua casa, per sempre.E che farai tu per Lui? Amerai, servirai, donerai la tua vita giorno per giorno, con gioia, anche nella fatica. La tua vocazione è cammino, non perfezione subito. Ma chi camminacon amore è già nella volontà di Dio. lasciati incontrare nel nostro cuore, perché possiamo sentire il tuo amore per noi,il grido dei nostri fratelli, la chiamata ad una vita nuovala sorgente della nostra missione, la via della nostra felicità vera. Donaci la grazia Dio, di gustare il tuo amore perché lo incarniamo nella nostra vita.
09 May 2025

5° giorno settimana vocazionale
Animati dalla carità che lo Spirito infonde nel loro cuore. (Cost. 1 ) Continuiamo questo cammino alla scoperta e riscoperta della nostra vocazionebattesimale alla sequela di Cristo, che ci spinge ad uscire fuori di noi stessi, verso glialtri, verso le comunità in cui viviamo, verso i giovani, sull’esempio di San LeonardoMurialdo. Mettiamoci in cammino e cogliamo l’invito ad essere pellegrini: il suo amore cifa da stella cometa, la nostra libera volontà ci permette di camminare dietro di lui perchésiamo animati dal suo amore che ci dona una vista nuova. Dagli Scritti del Murialdo (IV, pp. 287-289) Bartimeo è cieco; anche noi non vedevamo la sorte di chi è chiamato da Gesù. Bartimeomendicava: anche noi eravamo poveri. Bartimeo gridava: «Gesù, Figlio di Davide! Gesùfiglio di Giuseppe!». Gesù lo chiama. I presenti gli dicono: «Coraggio! Alzati, ti chiama». EBartimeo, gettato via il suo povero mantello, saltò su, andò da Gesù che lo chiamava. Gesù gli dice: «Che cosa vuoi che io ti faccia?». Rispose: «Che io veda!». Signore, che io veda la mia miseria, che io veda la vanità del mondo, delle ricchezze edegli onori, che io veda la preziosità della vocazione religiosa! Gesù dice al cieco:«Va’, la tua fede ti ha salvato». Continua san Marco: «E subito vide e seguivaGesù lungo la strada», e san Luca aggiunge: «Glorificando Dio» (Lc 18,43). La vocazione è un dono che Dio ci offre per essere pienamente felici in Lui, con noistessi e i fratelli; è un incontro d’amore. Una domanda che lui ci rivolge e che, come nelVangelo, trova nella comunità uno strumento che a lui ci avvicina. La chiamata di Dio èuna chiamata che nasce nell’amore, si comunica nell’amore e significa amore, in modopersonale per ciascuno. A noi spetta il coraggio di sentirlo, di seguirlo “Coraggio! Alzati,ti chiama!”; è l’amore, attraverso lo Spirito, che ci anima!
08 May 2025
