CARISMA E PARROCCHIA
- 21 February 2021
CARISMA E PARROCCHIA. LINEE GUIDA PER LA PASTORALE PARROCCHIALE MURIALDINA
Incontro di presentazione e promozione del documento
CARISMA Y PARROQUIA LÍNEAS GUÍA PARA LA PASTORAL PARROQUIAL MURIALDINA
CHARISM AND PARISH GUIDELINES FOR PAROCHIAL MURIALDINE MINISTRY
20 febbraio, ore 15.00-16.30 (ora di Roma)
Programma
Preghiera iniziale: comunità di Rosario de la Frontera (Argentina)
-Introduzione al documento: Nunzia Boccia (Italia)
-La centralità dei giovani poveri nella Parrocchia murialdina: Miguel Angel Paganos e gruppo della Spagna.
-La Parrocchia in uscita (decentrata nel territorio): p. Agostino e gruppo del Messico
-Lo stile di famiglia del Murialdo: Luzia Nadia e gruppo del Brasile
-Una proposta formativa qualificata (in prospettiva educativa e vocazionale): p. Vincenzo Molinaro e gruppo dell’Italia.
-Interventi conclusivi: Sr. Orsola (madre generale delle Murialdine) – p. Tullio (padre generale dei Giuseppini)
Coordina: P. Salvatore Currò.
Vi pubblichiamo l'intervento di suor Orsola:
Desidero sottolineare l’aspetto della Famiglia del Murialdo: venticinque volte nel testo è ripetuta la parola e questo dice l’importanza che il testo dà a questa realtà. La parrocchia va interpretata alla luce del carisma vissuto come Famiglia del Murialdo.
Queste “linee guida” sono state elaborate insieme come Famiglia del Murialdo: un’esperienza positiva per tutti perché siamo cresciuti in questa unità proprio lavorando in continuo dialogo e confrontandoci.
Nella Chiesa abbiamo il compito di tenere vivo il carisma del Murialdo e dare questa tonalità particolare alla parrocchia con atteggiamenti e comportamenti di sinodalità, di discernimento comunitario, di corresponsabilità. Vivere come Famiglia del Murialdo nella parrocchia è una opportunità per praticare la fedeltà creativa al carisma e per dare testimonianza di comunione.
La parrocchia è luogo della “profezia di comunione” e in tempo di contraddizioni sociali e culturali nel quale ci troviamo, la Famiglia del Murialdo, animata dallo Spirito Santo, può essere segno profetico di cultura dell’incontro.
Nel testo è riportato più volte il termine sinodalità come modo specifico di vivere e di operare della Chiesa. Sentiamo la sinodalità vicina alla nostra sensibilità murialdina: camminare insieme, per realizzare il Regno di Dio, per aiutare giovani a fare esperienza dell’amore di Dio, per evangelizzare testimoniando l’amore infinito, personale, attuale e soprattutto misericordioso di Dio per ogni creatura. Diceva il Murialdo: Dio ci ama con tutto il suo essere, e siamo chiamati ad amarlo con tutto il nostro essere.
La sinodalità richiede a tutti coloro che lavorano nella medesima pastorale parrocchiale relazioni di fiducia, reciprocità, corresponsabilità e comunione. Queste attenzioni relazionali e di fraternità sono essenziali nel carisma del Murialdo perché il nostro è uno stile di famiglia, per cui si educa testimoniando ciò che si propone e sperimentando ciò che si annuncia.
Il stile della “ben unita Famiglia del Murialdo” ha una forte connotazione comunitaria e si esprime nell’essere amico, fratello e padre, amica, sorella e madre; nella pedagogia dell’amore e dell’educazione del cuore; la dinamica comunitaria è quella di una sola ben unita comunità carismatica.
Ci ispirano sempre gli atteggiamenti del Murialdo: umiltà e carità, dolcezza nel tratto, fiducia e pazienza, disponibilità e testimonianza. E ci ispira San Giuseppe. Alcuni tratti della figura di San Giuseppe sono di straordinaria attualità: la sua apertura ai segni di Dio, la sua umiltà e semplicità, la laboriosità e l’amore al lavoro, il suo amore alla famiglia, la capacità di riconoscere in Gesù la presenza di Dio, la sua capacità educativa, tante volte nel silenzio e in una efficace operatività.
La custodia del dono del carisma è una responsabilità condivisa tra laici, religiosi e religiose nel rispetto della vocazione e dell’identità propria di ciascuno e questa corresponsabilità fa parte integrante del nostro modo di essere profeti. Lo stile di famiglia che ci caratterizza si esprime nelle attività, nella preghiera, nella progettazione, nel modo di lavorare insieme, nel lasciar trasparire che viviamo un dono condiviso come Famiglia del Murialdo e in un cammino di formazione reciproca e integrata.
Ha un significato profetico anche il respiro internazionale che può avere la nostra esperienza. Il fatto che ci sentiamo parte di una Famiglia che va oltre la nostra parrocchia e la nostra opera favorisce interscambi di esperienze e anche di persone tra comunità e paesi diversi.
Il cammino di condivisione del carisma è frutto di un percorso di formazione comune che ci vede tutti, consacrati, consacrate e laici, insieme, in una formazione reciproca che ci fa trovare una forma comune nuova che è propria della Famiglia del Murialdo. In un cammino di formazione condivisa si procede davvero insieme in Famiglia consacrati e laici; non si è l’uno davanti all’altro, ma l’uno accanto all’altro.
Questo il cammino che si sta facendo in questi ultimi anni: si sono approfondite le relazioni di reciprocità, si respira comunione e fraternità. La sintonia è anche con ciò che sta vivendo la Chiesa in questo tempo soprattutto in rapporto alla sinodalità, avvertita come la via del futuro della Chiesa.
Ci sentiamo nel cuore del cammino ecclesiale e sentiamo come il carisma del Murialdo ci apra a dare un apporto decisivo alla missione ecclesiale. Il carisma è nostro ma è della Chiesa e per la Chiesa.
Grazie davvero di tutto a tutti!
Suor Orsola Bertolotto
La video registrazione è a disposizione di chi avesse bisogno, scrivere all'indirizzo dasmisiha@yahoo.it
NEWS
Outras News
6° giorno settimana vocazionale
Intendono seguire più da vicino Cristo casto, povero,obbediente [...] (Cost. 1) Continuiamo questo cammino alla scoperta e riscoperta della nostra vocazione battesimale alla sequela di Cristo. Ieri abbiamo scoperto la nostra vocazione come animata, bagnata dall’amore che Dio ci dona, oggi vediamo come questa sia un vero e proprio appello a seguire lui nel fratelli. Dagli Scritti del Murialdo: Oh, qual grazia immensa è la vocazione religiosa! È Dio che ti ha chiamato, Dio che ti ha scelto, Dio che ti vuole tutto suo. Non sei tu che hai fatto questo passo: è Lui che ti ha preceduto, ti ha amato per primo, ti ha preso per mano e ti ha condotto. Ricordalo sempre: la tua vocazione è amore, tutto amore.Non ti ha scelto perché sei il migliore, ma perché ti ama. Ti ha visto debole e ha voluto sostenerti, ti ha visto povero e ha voluto arricchirti. Non guardare i tuoi difetti, non scoraggiarti se sei imperfetto: guarda a Gesù, che ti ha voluto con sé, nella sua vigna, nella sua casa, per sempre.E che farai tu per Lui? Amerai, servirai, donerai la tua vita giorno per giorno, con gioia, anche nella fatica. La tua vocazione è cammino, non perfezione subito. Ma chi camminacon amore è già nella volontà di Dio. lasciati incontrare nel nostro cuore, perché possiamo sentire il tuo amore per noi,il grido dei nostri fratelli, la chiamata ad una vita nuovala sorgente della nostra missione, la via della nostra felicità vera. Donaci la grazia Dio, di gustare il tuo amore perché lo incarniamo nella nostra vita.
09 May 2025

5° giorno settimana vocazionale
Animati dalla carità che lo Spirito infonde nel loro cuore. (Cost. 1 ) Continuiamo questo cammino alla scoperta e riscoperta della nostra vocazionebattesimale alla sequela di Cristo, che ci spinge ad uscire fuori di noi stessi, verso glialtri, verso le comunità in cui viviamo, verso i giovani, sull’esempio di San LeonardoMurialdo. Mettiamoci in cammino e cogliamo l’invito ad essere pellegrini: il suo amore cifa da stella cometa, la nostra libera volontà ci permette di camminare dietro di lui perchésiamo animati dal suo amore che ci dona una vista nuova. Dagli Scritti del Murialdo (IV, pp. 287-289) Bartimeo è cieco; anche noi non vedevamo la sorte di chi è chiamato da Gesù. Bartimeomendicava: anche noi eravamo poveri. Bartimeo gridava: «Gesù, Figlio di Davide! Gesùfiglio di Giuseppe!». Gesù lo chiama. I presenti gli dicono: «Coraggio! Alzati, ti chiama». EBartimeo, gettato via il suo povero mantello, saltò su, andò da Gesù che lo chiamava. Gesù gli dice: «Che cosa vuoi che io ti faccia?». Rispose: «Che io veda!». Signore, che io veda la mia miseria, che io veda la vanità del mondo, delle ricchezze edegli onori, che io veda la preziosità della vocazione religiosa! Gesù dice al cieco:«Va’, la tua fede ti ha salvato». Continua san Marco: «E subito vide e seguivaGesù lungo la strada», e san Luca aggiunge: «Glorificando Dio» (Lc 18,43). La vocazione è un dono che Dio ci offre per essere pienamente felici in Lui, con noistessi e i fratelli; è un incontro d’amore. Una domanda che lui ci rivolge e che, come nelVangelo, trova nella comunità uno strumento che a lui ci avvicina. La chiamata di Dio èuna chiamata che nasce nell’amore, si comunica nell’amore e significa amore, in modopersonale per ciascuno. A noi spetta il coraggio di sentirlo, di seguirlo “Coraggio! Alzati,ti chiama!”; è l’amore, attraverso lo Spirito, che ci anima!
08 May 2025

4° giorno settimana vocazionale
Con l’impegno a vivere in modo radicale il Vangelo[...] (Cost. 1 ) Continuiamo questo cammino alla scoperta e riscoperta della nostra vocazione battesimale alla sequela di Cristo, che ci spinge a vivere in modo radicale la buona novella da Lui annunciata; anche se a volte dura, difficile e dolorosa siamo chiamati ad incarnarla nella nostra vita, quotidianamente nelle azioni e nella preghiera. Sceglieretutto in Cristo, per Cristo e in Cristo, perché la nostra esistenza sia una storia d’amore. L’inizio di ogni pellegrinaggio, di ogni cambiamento, di ogni felicità è la scelta, parte dauna conversione radicale. Dagli Scritti di San Leonardo Murialdo: "Una delle più belle figure sotto cui viene rappresentato nella Sacra Scrittura il Divino nostro Redentore, è quella del buon pastore il quale si getta affannoso in cerca della pecorella smarrita e va a cercarla qua e là chiamando con grida così forti che la sua vocediviene rauca. Le corre dietro per sentieri tanto aspri e spinosi che vi sparge tutto il suosangue e vi lascia la vita. Questa tenera immagine ci ricorda che il buono e amatissimo nostro Dio va continuamente in cerca dei suoi figli che lo hanno abbandonato e batte, percosì dire, continuamente alla porta del loro cuore per entrarvi e comunicare loro i suoi doni."
07 May 2025
