MEMORIA, GRATITUDINE, PROFEZIA


  • 15 March 2023

Nella settimana fra il 12 e il 29 marzo, fra Roma e Torino, si concludono le celebrazioni per i 150 anni di vita della nostra famiglia religiosa, la Congregazione di San Giuseppe fondata a Torino, nel Cappella del Collegio Artigianelli, da San Leonardo Murialdo il 19 marzo 1973.

In tutto il mondo le diverse realtà dove siamo presenti accompagnano con celebrazioni eventi quanto si svolge qui in Italia dove si sono riuniti quasi trecento “murialdini” proveniente dalle vaie province.

Centocinquant’anni di VITA, che la nostra rivista di Congregazione, ha celebrato proprio così: con un numero di VITA GIUSEPPINA che, con immagini e parole racconta una storia dentro la quale davvero c’è tanta vita: vita ispirata e animata dal carisma di San Leonardo Murialdo, vita donata per i giovani e per i poveri, una grande seminagione di bene in tutto il mondo.

La vita è dono di Dio e, davanti a tanta vita, non si può che lasciarsi riempire il cuore di gioia e di gratitudine. Ma anche di meraviglia.

A volte noi ci perdiamo nei frammenti della nostra storia quotidiana e nei grovigli delle nostre fragilità, ma quando ci è data la grazia di “contemplare” il tracciato delle nostre vicende, non possiamo che esclamare come San Leonardo Murialdo: “Quale storia, mio Dio”.

E potremmo aggiungere come Lui: è la storia del tuo amore e della tua fedeltà e della piccolezza ed ingratitudine.

Dio è sempre grande, sempre. Siamo noi che a volte ci facciamo piccoli, piccoli nelle nostre meschinità e nei nostri piccoli progetti, ci togliamo da noi stessi il respiro vitale.

La grazia rinchiusa nella celebrazione di un centenario sta propri secondo me, nel recuperare questo respiro, che è il respiro della speranza, della fiducia e della benedizione.

Benediciamo il Signore nella memoria dei doni che ci ha fatto e che continua a farci e nella certezza che continuerà ad essere grande con noi; ritroviamo il respiro della speranza per continuare ad essere con la nostra vita e le nostre opere, sulle orme del Murialdo e in fedeltà al suo carisma, casa e cuore per i ragazzi e i giovani più bisognosi, per accompagnarli verso il futuro con fiducia, avendo cura degli altri che sono nostri fratelli, tutti, e del creato che è la casa di tutti.

 P. Mario Aldegani

NEWS

Outras News

6° giorno settimana vocazionale

Intendono seguire più da vicino Cristo casto, povero,obbediente [...] (Cost. 1) Continuiamo questo cammino alla scoperta e riscoperta della nostra vocazione battesimale alla sequela di Cristo. Ieri abbiamo scoperto la nostra vocazione come animata, bagnata dall’amore che Dio ci dona, oggi vediamo come questa sia un vero e proprio appello a seguire lui nel fratelli. Dagli Scritti del Murialdo: Oh, qual grazia immensa è la vocazione religiosa! È Dio che ti ha chiamato, Dio che ti ha scelto, Dio che ti vuole tutto suo. Non sei tu che hai fatto questo passo: è Lui che ti ha preceduto, ti ha amato per primo, ti ha preso per mano e ti ha condotto. Ricordalo sempre: la tua vocazione è amore, tutto amore.Non ti ha scelto perché sei il migliore, ma perché ti ama. Ti ha visto debole e ha voluto sostenerti, ti ha visto povero e ha voluto arricchirti. Non guardare i tuoi difetti, non scoraggiarti se sei imperfetto: guarda a Gesù, che ti ha voluto con sé, nella sua vigna, nella sua casa, per sempre.E che farai tu per Lui? Amerai, servirai, donerai la tua vita giorno per giorno, con gioia, anche nella fatica. La tua vocazione è cammino, non perfezione subito. Ma chi camminacon amore è già nella volontà di Dio. lasciati incontrare nel nostro cuore, perché possiamo sentire il tuo amore per noi,il grido dei nostri fratelli, la chiamata ad una vita nuovala sorgente della nostra missione, la via della nostra felicità vera. Donaci la grazia Dio, di gustare il tuo amore perché lo incarniamo nella nostra vita. 


09 May 2025

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5° giorno settimana vocazionale

Animati dalla carità che lo Spirito infonde nel loro cuore. (Cost. 1 ) Continuiamo questo cammino alla scoperta e riscoperta della nostra vocazionebattesimale alla sequela di Cristo, che ci spinge ad uscire fuori di noi stessi, verso glialtri, verso le comunità in cui viviamo, verso i giovani, sull’esempio di San LeonardoMurialdo. Mettiamoci in cammino e cogliamo l’invito ad essere pellegrini: il suo amore cifa da stella cometa, la nostra libera volontà ci permette di camminare dietro di lui perchésiamo animati dal suo amore che ci dona una vista nuova. Dagli Scritti del Murialdo (IV, pp. 287-289) Bartimeo è cieco; anche noi non vedevamo la sorte di chi è chiamato da Gesù. Bartimeomendicava: anche noi eravamo poveri. Bartimeo gridava: «Gesù, Figlio di Davide! Gesùfiglio di Giuseppe!». Gesù lo chiama. I presenti gli dicono: «Coraggio! Alzati, ti chiama». EBartimeo, gettato via il suo povero mantello, saltò su, andò da Gesù che lo chiamava. Gesù gli dice: «Che cosa vuoi che io ti faccia?». Rispose: «Che io veda!». Signore, che io veda la mia miseria, che io veda la vanità del mondo, delle ricchezze edegli onori, che io veda la preziosità della vocazione religiosa! Gesù dice al cieco:«Va’, la tua fede ti ha salvato». Continua san Marco: «E subito vide e seguivaGesù lungo la strada», e san Luca aggiunge: «Glorificando Dio» (Lc 18,43).  La vocazione è un dono che Dio ci offre per essere pienamente felici in Lui, con noistessi e i fratelli; è un incontro d’amore. Una domanda che lui ci rivolge e che, come nelVangelo, trova nella comunità uno strumento che a lui ci avvicina. La chiamata di Dio èuna chiamata che nasce nell’amore, si comunica nell’amore e significa amore, in modopersonale per ciascuno. A noi spetta il coraggio di sentirlo, di seguirlo “Coraggio! Alzati,ti chiama!”; è l’amore, attraverso lo Spirito, che ci anima!


08 May 2025

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