Un momento di grazia per la Chiesa e congregazione.


  • 01 May 2021
La Congregazione di San Giuseppe è molto felice e la Delegazione dell'India di Madre Teresa 
di Calcutta è davvero contenta, perché tre dei suoi figli sono stati elevati al sacerdozio ministeriale 
per servire la Chiesa e la congregazione.

p. Soosantony Deeman
L'ordinazione di diacono Soosantony Deeman si è tenuta il 17 aprile 2021 alle 16.30 
a san Nicholas Church, Neerody, nella diocesi di Trivandrum. È stato davvero 
un momento bello per quel paese di pescatori. L'ordinazione è stata conferita 
da sua eccellenza Christudas, vescovo ausiliare di Trivandrum. La gioia di 
p. Soosantony è stata raddoppiata offrendo un altro membro della famiglia 
al servizio della Chiesa, dal momento che altre due sorelle sono già suore.

p. Jose Marydasan
L'ordinazione di diacono Jose Marydasan si è svolta il 19 aprile 2021 alle 10.30 
presso la chiesa di San Joseph Church, Perumon, Kollam. P. Jos è stato 
consacrato sacerdote attraverso l'imposizione delle mani di mons. 
Paul Antony Mullessery,  vescovo di Kollam. E’ il secondo sacerdote della sua parrocchia.

p. Antony Shyju
Il diacono Antony Shyju è stato ordinato sacerdote il 22 aprile 2021 presso la chiesa di 
Sant'Antonio, Aroorkutty, alle 10 del mattino. Lo ha ordinato mons. Joseph Kariyil, vescovo di Cochin.

In tutte e tre queste circostanze erano presenti p. Mishihadas (consigliere generale) e 
p. Milttan Thyparambil (superiore della Delegazione India). Il tutto si è svolto 
secondo il rigido protocollo previsto per la pandemia di covid 19.


 

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Messaggio di Papa Francesco al capitolo generale della CSJ

Al Reverendo P. Tullio LOCATELLI Superiore generale della Congregazione di San Giuseppe del Murialdo     Nell’approssimarsi della celebrazione del XXIV Capitolo generale della vostra famiglia religiosa, desidero far giungere a Lei e ai Confratelli la mia paterna vicinanza, assicurando la preghiera in tale momento di comunione fraterna e di riflessione. L’evento capitolare è l’occasione in cui lo Spirito Santo suscita nei cuori gratitudine al Signore per i doni che ha elargito e incoraggia tutti ad accogliere le inevitabili complessità che il tempo riserva, con fede e fiducia in Dio che, “così buono, così pwiente, così generoso”, come amava dire il Fondatore, agisce sempre in maniera sorprendente attraverso uomini e donne scelti per essere un faro di luce nelle tenebre del mondo. Ne è prova la storia della Congregazione, nata da1l’ispirazione profetica di San Leonardo Murialdo, che ha saputo cogliere nelle necessità dell’epoca l’esigenza di dedicare il suo Ministero all’educazione cristiana ed intellettuale dei giovani, specialmente degli orfani e di quelli piu disagiati, per garantire loro un inserimento nell’ambito del lavoro. Se consideriamo i mutamenti sociali odierni, come Chiesa percepiamo l’importanza di prendere con urgenza decisioni lungimiranti per il futuro delle nuove generazioni. Pertanto anche Voi, presenti nel vasto campo della pastorale missionaria, siete chiamati ad affrontare le attuali sfide con atteggiamento positivo e confidente facendovi prosslmi con dedizione. Penso dunque al compito di educatori e di consacrati che avete liberamente donato la vita a Cristo e per la Sua Chiesa: ebbene, ravvivate la passione per il Vangelo, portate consolazione e pace a chi è nella prova, esortate cori “tenerezza e carità”, e abbiate cura di quanti sono segnati dalla sofferenza, perché possano scorgere in Voi lo sguardo amorevole del Padre che «asciuga le lacrime su ogni volto» (cfr. I8 25). “Carità è guardare e dire il bello di ognuno, perdonare di cuore, avere serenità di volto, affabilità, dolcezza...”; sono parole che ben esprimono l’eredità spirituale di San Leonardo Murialdo da accogliere e trasmettere con benevolenza, in quanto custodi premurosi di Cristo nei fratelli, miti e obbedienti sull’esempio del Santo Patriarca, ehinandoVi sulle ferite del Redentore, presente e vivo nelle piaghe dell’umanità d’oggi, affinché, secondo il Santo sacerdote torinese, «ne perdantur» (Epistolario V, 2156 e 2187). Come ho ricordato nella Lettera Apostolica Patria corde, «tutti possono trovare in San Giuseppe, l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà» (Lett. Ap., 8 dicembre 2020). Con questi sentimenti, imparto a ciascuno di Voi e all’intera famiglia murialdina la mia Benedizione, affidandoVi alla materna intercessiorie della Vergine Maria, «Madre nostra, ...] la piu amante, la più affettuosa delle madri» e a San Giuseppe suo castissimo sposo, e chiedendoVi di continuare a pregare per me. Fraternamerite Papa Francesco   Roma, da San Giovanni in Laterano, 19 marzo 2024 Solerinità di San Giuseppe sposo della B.V.M. e Patrono della Chiesa Universale


23 March 2024

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