SETTEMBRE, ANDIAMO! … CON UN SORRISO!


  • 28 September 2020

Ah! le vecchie poesie del tempo andato che raccontavano gli appuntamenti di opere e giorni. Settembre, comunque, è rimasto ancora il tempo di tante ripartenze e prime fra tutte l’inizio del nuovo anno scolastico, questa volta atteso con un’ansia vibrante perché bisognava guardare indietro per ricollegarsi ai giorni della chiusura temuta e spietatamente arrivata a fine febbraio, con gli innumerevoli e deludenti rimandi di vaghe riaperture che si sono succeduti a ripetizione. Ma non solo la scuola: il Patronato gioca su altri fronti del mondo giovanile, la formazione professionale, le associazioni, lo sport, il cinema … Allora, Settembre, andiamo …

Anzitutto la scuola: già nei primi giorni di Settembre si può dire che abbiamo fatto le prove per il nuovo anno scolastico: abbiamo anticipato l’inizio per trovarci già sulla linea di partenza guardando avanti. Così abbiamo provato come i cortili si animano di corse e di grida, le aule tornano al loro brusio di alveari laboriosi, ci si incrocia grandi con piccoli ognuno puntando al proprio obiettivo: che bello! Era ora! E lunedì 14, inizio ufficiale anche con i giovani della scuola professionale mettendo a punto con pazienza certosina gli incastri degli orari per le pause in cortile, i turni della mensa e ... il posteggio per le auto.

Sì perché su tutto regna ed impera la parola d’ordine: “tenere, costi quel che costi, la distanza”. D’accordo, la sicurezza prima di tutto, ma come si fa allora ad arrivare al cuore di chi incontriamo, gli amici, i compagni di gioco e di lavoro, le persone a cui vogliamo semplicemente chiedere qualcosa?

C’è un’onda sottile ma invincibile che abbatte i muri, divora gli spazi, estende a la connessione oltre tutte le bande larghe che devono ancora inventare:

IL SORRISO! Per questo la frase guida che abbiamo coniato quest’anno per le varie attività del Patronato suona così: “Un bel sorriso è la giusta danza che vola sopra ogni distanza”. Ma qualcuno giustamente dirà: ma come si fa con la sacrosanta mascherina! Allora non avete ancora fatto la grande scoperta che il sorriso parte anzitutto dagli occhi e, più in profondità, dal cuore.  Facciamo partire dal cuore e dagli occhi il nostro sorriso e sentiremo che ci vien voglia di ballare anche con il primo “musone” che ci capita di incontrare perché il sorriso è davvero contagioso e, se lo sappiamo lanciare, ci ritorna moltiplicato e non c’è mascherina che tenga.

NEWS

Outras News

Confratelli di 50mo

Dal 15 al 20 aprile  9 sacerdoti Giuseppini si sono ritrovati in casa generalizia per festeggiare il loro 50esimo di sacerdozio.assente solo il padre vicente Novoa che che dall'equador non è potuto essere presente. Due altri confratelli sono in paradiso causacovit.sono stati ricevuti in udienza dal papa con cui hanno scattato una preziosissima foto ricordo in piazza san pietro Hanno potuto visitare comunità Nuovi orizzonti e sant'Egidio a Roma mentre giovedì 19 aprile hanno celebrato la santa messa con i.nostri teologi a Viterbo ,città dove sono stati consacrati 50 anni fa.isacerdoti sono rimasti contenti di questa esperienza avendo potuto incontrare compagni di ordinazione non visti da parecchi anni.Tutti felici in attesa del 60 di sacerdozio. Scrive p. Tullio Locatelli 'I confratelli che quest'anno ricordano il 50mo di sacerdozio si ritrovano in questa  settimana a Roma per condividere in questi giorni il grazie al Signore per il dono ricevuto e far condivisione delle loro esperienze. Sono: P. Mauro Guglielmo (da Foggia), p. Mauro Peserico (da Montecchio), p. Gino Cia - p. Giuseppe Menzato - p. Paolo Manea (da Oderzo), p. Solideo Poletti e p. Leonardo Rigoni (da Ravenna), P. Pedro Olea ( da Siguenza), p. Mariano Zenere (da Madrid). Manca il p. José Novoa di Babahoyo, Ecuador. Hanno partecipato all'udienza generale di papa Francesco mercoledì scorso, sono stati a Viterbo dove sono stati ordinati sacerdoti, hanno incontrato rappresentanti della Comunità Sant'Egidio e di Nuovi Orizzonti.  Si sono presi anche un po ' di tempo per la preghiera e per dialogare tra loro. La esperienza termina sabato 20'.


18 April 2024

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Nuovi diaconi giuseppini

La diaconia che serve…   La gioia, come la paura, ci può a volte bloccare. Può essere un’esperienza talmente forte e coinvolgente che non lascia tempo e spazio al pensiero; e ci prende, ci invade, e ci costringe a rimanere in quello sguardo, in quell’incontro. La gioia dei discepoli alla vista del Signore risorto è di questo tipo: non una delle piccole soddisfazioni della quotidianità, non un passeggero stato d’animo, ma la consapevolezza di essere toccati nel profondo, di essere interpellati e personalmente coinvolti. Ma ancor più è una gioia tutta particolare quella dell’incontro con il Signore risorto, perché oltre alla forza immane dell’inaudito e dell’inaspettato, porta con sé la consapevolezza che in Lui le nostre più profonde paure sono davvero dissolte, che la negatività e il male, la paura e tutto ciò che è contro la nostra umanità, viene definitivamente sconfitto ed eliminato. Ma, come se non bastasse, è un incontro che riabilita la storia: sia quella che raccoglie le aspirazioni e le speranze di un popolo, sia quella che ogni essere umano porta con sé. È a questa gioia che il vescovo Piazza ha invitato Alen, Stanley e Kartik (i nuovi diaconi) ad abbeverarsi, a questa gioia a chiesto loro di diventare testimoni, a viverla e a trasmetterla. Nonostante tutte le paure e le sofferenze, nonostante la tristezza che viviamo per il distacco da chi ci ha lasciato da poco e poteva essere qui (Elvis), la diaconia che oggi è urgente annunciare e testimoniare è quella della speranza e della gioia del messaggio evangelico. Solo la consapevolezza dell’immenso dono dell’amore del Padre ci permette di leggere la nostra, e le vite di tutti, come vite nelle mani di Dio, come vite in buone mani.


15 April 2024

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