Una settimana di esercizi spirituali e programmazione...


  • 24 September 2020

Una settimana di esercizi spirituali e programmazione (Nella casa Alpina Murialdo a Souze D’Oulx). 

I confratelli studenti di Viterbo, accompagnati da P. Luigi Cencin, P. Fidel Anton e P. Nadir Poletto, dal 21 – 27 settembre 2020, hanno fatto gli esercizi spirituali in vista anche della programmazione dell’anno formativo e academico dell’anno 2020/2021.   

In mezzo alla splendida natura delle montagne di Souze D’Oulix, i confratelli hanno avuto la possibilità di elaborare il progetto personale di vita, in vista di un progetto più ampio, quella della Comunità tenendo presente il progetto della Congregazione. Attraverso le riflessioni offerta, la preghiera personale e le celebrazione comunitarie, hanno condiviso i temi fondamentali per la vita di un religioso giuseppino: Vita Spirituale (Discernimento Spirituale – La visitazione tra dedizione e contemplazione); Vita Fraterna in Comunità (Voi siete il campo e il tempio di Dio – Parabole dell’animazione comunitaria); Vita accademica-intellettuale (Cercatori di Dio – Alla ricerca dei segni del Risorto vivo in mezzo a noi); Vita Apostolica (Lo stile di annuncio di Maria alle nozze di Cana – Il samaritano, buono perché solitario).  

Il 26 settembre alcuni confratelli rinnovano i voti della Chiesa della Salute a Torino, dove il fondatore S. Leonardo Murialdo è sepolto, un momento molto atteso da tutti.  

Ringraziamo il confratello Marco De Magistris che con la sua Mama, il Papa e una Zia, ci hanno accolti e offerto un servizio ammirevole. 

NEWS

Outras News

Messaggio di Papa Francesco al capitolo generale della CSJ

Al Reverendo P. Tullio LOCATELLI Superiore generale della Congregazione di San Giuseppe del Murialdo     Nell’approssimarsi della celebrazione del XXIV Capitolo generale della vostra famiglia religiosa, desidero far giungere a Lei e ai Confratelli la mia paterna vicinanza, assicurando la preghiera in tale momento di comunione fraterna e di riflessione. L’evento capitolare è l’occasione in cui lo Spirito Santo suscita nei cuori gratitudine al Signore per i doni che ha elargito e incoraggia tutti ad accogliere le inevitabili complessità che il tempo riserva, con fede e fiducia in Dio che, “così buono, così pwiente, così generoso”, come amava dire il Fondatore, agisce sempre in maniera sorprendente attraverso uomini e donne scelti per essere un faro di luce nelle tenebre del mondo. Ne è prova la storia della Congregazione, nata da1l’ispirazione profetica di San Leonardo Murialdo, che ha saputo cogliere nelle necessità dell’epoca l’esigenza di dedicare il suo Ministero all’educazione cristiana ed intellettuale dei giovani, specialmente degli orfani e di quelli piu disagiati, per garantire loro un inserimento nell’ambito del lavoro. Se consideriamo i mutamenti sociali odierni, come Chiesa percepiamo l’importanza di prendere con urgenza decisioni lungimiranti per il futuro delle nuove generazioni. Pertanto anche Voi, presenti nel vasto campo della pastorale missionaria, siete chiamati ad affrontare le attuali sfide con atteggiamento positivo e confidente facendovi prosslmi con dedizione. Penso dunque al compito di educatori e di consacrati che avete liberamente donato la vita a Cristo e per la Sua Chiesa: ebbene, ravvivate la passione per il Vangelo, portate consolazione e pace a chi è nella prova, esortate cori “tenerezza e carità”, e abbiate cura di quanti sono segnati dalla sofferenza, perché possano scorgere in Voi lo sguardo amorevole del Padre che «asciuga le lacrime su ogni volto» (cfr. I8 25). “Carità è guardare e dire il bello di ognuno, perdonare di cuore, avere serenità di volto, affabilità, dolcezza...”; sono parole che ben esprimono l’eredità spirituale di San Leonardo Murialdo da accogliere e trasmettere con benevolenza, in quanto custodi premurosi di Cristo nei fratelli, miti e obbedienti sull’esempio del Santo Patriarca, ehinandoVi sulle ferite del Redentore, presente e vivo nelle piaghe dell’umanità d’oggi, affinché, secondo il Santo sacerdote torinese, «ne perdantur» (Epistolario V, 2156 e 2187). Come ho ricordato nella Lettera Apostolica Patria corde, «tutti possono trovare in San Giuseppe, l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà» (Lett. Ap., 8 dicembre 2020). Con questi sentimenti, imparto a ciascuno di Voi e all’intera famiglia murialdina la mia Benedizione, affidandoVi alla materna intercessiorie della Vergine Maria, «Madre nostra, ...] la piu amante, la più affettuosa delle madri» e a San Giuseppe suo castissimo sposo, e chiedendoVi di continuare a pregare per me. Fraternamerite Papa Francesco   Roma, da San Giovanni in Laterano, 19 marzo 2024 Solerinità di San Giuseppe sposo della B.V.M. e Patrono della Chiesa Universale


23 March 2024

thumb