FESTA DI SAN GIUSEPPE A VICENZA


  • 20 March 2025

Un cortile tutto per noi… Una giornata veramente speciale…

Credo che, per il Patronato Leone XIII di Vicenza, quella di mercoledì 19 Marzo 2025 sia stata una di quelle mattinate da segnare sul calendario. Anche i più anziani tra noi non ricordavano una giornata in cui il cortile del patronato non fosse solo un parcheggio per le tante automobili di chi opera al suo interno, ma potesse essere uno spazio tutto disponibile per i ragazzi della scuola primaria e i giovani della SFP per sfidarsi e divertirsi nei giochi più diversi… E invece così’ è stato…. Sin dalle prime ore della mattinata i più piccoli si sono sfidati giocando a Roverino, palla avvelenata, calcio da seduti…, correndo su è giù per il cortile e riempiendolo dei colori e delle urla tipiche dei bambini fino a metà mattina quando sono scesi i giovani della scuola professionale, che nel frattempo avevano vissuto le prime ore a scuola…. E lì, tutti insieme, in un grande cerchio abbiamo ricordato come s. Leonardo proprio in quel giorno, 152 anni prima aveva dato vita alla Congregazione di S. Giuseppe, per prendersi cura dei ragazzi e dei giovani più bisognosi. E poi ricordando proprio la figura di S. Giuseppe, uomo mite, capace di accogliere e fare spazio, abbiamo insieme invocato il dono della pace per il mondo intero formando insieme la parola pace sul nostro grande cortile… E poi via a fare una buona merenda fatta di brioche e pane e nutella…. E mentre i piccoli tornavano in classe i più grandi si sono sfidati al tiro alla fune, a scacchi, a calcio balilla e a tanti altri giochi… Insomma una mattinata in cui il Patronato, più di altre volte, è stato luogo in cui GIOCARE, IMPARARE E PREGARE… Che meraviglia!!! Credo che S. Giuseppe e il Murialdo dal cielo si siano veramente divertiti e abbiano fatto il tifo per questa iniziativa. Ma la festa poi è continuata domenica 23 marzo, in cui abbiamo celebrato la S. Messa assieme a tutti gli amici del Patronato, con i bambini e le famiglie della Primaria, ricordando S. Giuseppe e facendo festa a tutti i papà. Che dire? Non ci resta che ripetere l’esperienza perché i ragazzi possano sempre sentire e vivere il Patronato come casa loro e poter trovare spazi per Giocare, Imparare e Pregare.

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ALLA CASA DEL PADRE

     Carissimi confratelli  e tutti voi della Famiglia del Murialdo  Abbiamo ricevuto con sorpresa e tristezza la notizia della morte di Papa Francesco. La sua persona, le sue parole, i suoi gesti ci erano compagni di vita e lo sono stati fino alla fine. Proprio ieri, il giorno di Pasqua, lo abbiamo visto ancora condividere con tutti la gioia della Risurrezione e augurare la Pace al mondo intero.  È stato per noi il Papa del centocinquantesimo di fondazione della Congregazione. Ricordiamo alcune delle sue parole di stimolo per essere fedeli al carisma del fondatore: “Vi auguro di approfondire, alla scuola del Fondatore, l’arte di cogliere le esigenze dei tempi e di provvedervi con la creatività dello Spirito Santo. Vi raccomando in particolare i più giovani, i quali, oggi più che mai, hanno bisogno di testimoni credibili. Nel vostro ministero lasciatevi guidare dall’esempio mite e concreto di san Giuseppe” (2 marzo 2022).  Credo che molti confratelli e laici ricordino il suo sorriso, le sue parole e il saluto personale nella chiusura dell’anno giubilare durante l’incontro con la Famiglia del Murialdo, avvenuto nella Sala Clementina in Vaticano, il 17 marzo 2023. Parlandoci del Murialdo ci ha detto: “Dio mi ama. Che gioia! […] Non si dimentica mai di me, mi segue e mi guida sempre!”. Lasciarsi amare da Dio: questo è stato il segreto della sua vita e del suo apostolato. Non solo amare, no, lasciarsi amare. Quella passività della vita consacrata, che cresce nel silenzio, nella preghiera, nella carità e nel servizio. E l’invito vale anche per noi: lasciamoci amare da Dio per essere testimoni credibili del suo amore; lasciamo che sia sempre più il suo amore a guidare i nostri affetti, pensieri e azioni”. E ha continuato: “il Murialdo ha saputo poi cogliere il valore del laicato nella vita e nell’apostolato del Popolo di Dio. Vi invito a coltivare la sua stessa passione e il suo stesso coraggio: insieme, laici, religiosi e religiose, su strade condivise, di discernimento e di lavoro, per essere artigiani di giustizia e di comunione”.  Grazie, Papa Francesco, per essere stato così vicino alla gente e in particolare ai poveri. Esortiamo tutti ad una preghiera di riconoscenza per il suo servizio alla Chiesa e a tutto il mondo.  Invito tutte le comunità a celebrare una Santa Messa in suffragio di Papa Francesco, affidandolo alle mani di Dio. “Siamo nelle mani di Dio, siamo in buone mani”.  Un cordiale saluto.  P. Nadir Poletto, csj  Padre Generale 


22 April 2025

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