MISSIONARI GIUSEPPINI IN CONTINENTE AFRICANO


  • 19 October 2020

Se quando diciamo “missionari” intendiamo anche coloro che hanno lasciato la loro terra e vivono in un paese diverso dal proprio nella lingua, nella cultura, nelle tradizioni … be’ allora i Giuseppini del Murialdo nella loro storia ne hanno avuti veramente tantissimi.

 

MISSIONARI ITALIANI in AFRICA

 

In questo Ottobre missionario vogliamo ricordarne alcuni e, in questa news e in queste foto, soprattutto i Giuseppini Italiani che sono andati in West Africa (Sierra Leone, Guinea Bissau, Ghana, Nigeria): alcuni sono stati i pionieri e sono già in cielo, come P. Lino Barbieri, p. Antonio Maculan, p. Tarcisio Riondato, p. Giuseppe Cavallin. Altri sono ora in altre province, ma hanno trascorso in Africa molto tempo: p. Giovanni Martelli, p. Lorenzo Vanini, p. Luigi Cencin, p. Giambattista Nicolato, p. Gabriele Prandi, Fratel Marco De Magistris, p. Eugenio Beni, … Altri sono ancora in Africa: p. Mario Zarantonello, p. Maurizio Boa, p. Bruno Guzzonato, p. Giovanni Zanni, p. Giuliano Pini, p. Antonio Testa, Fratel Giuseppe Negro, p. Luigino Rossi, p. Pierangelo Valerio, p. Mariolino Parati.

                      Tutta la Famiglia del Murialdo prova un “umile orgoglio” per questi confratelli e attraverso il nostro sito e questa news in questo mese missionario mandiamo loro il nostro fraterno abbraccio, il nostro sostegno economico quando possiamo, ma soprattutto la nostra intensa preghiera!

 

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Messaggio di Papa Francesco al capitolo generale della CSJ

Al Reverendo P. Tullio LOCATELLI Superiore generale della Congregazione di San Giuseppe del Murialdo     Nell’approssimarsi della celebrazione del XXIV Capitolo generale della vostra famiglia religiosa, desidero far giungere a Lei e ai Confratelli la mia paterna vicinanza, assicurando la preghiera in tale momento di comunione fraterna e di riflessione. L’evento capitolare è l’occasione in cui lo Spirito Santo suscita nei cuori gratitudine al Signore per i doni che ha elargito e incoraggia tutti ad accogliere le inevitabili complessità che il tempo riserva, con fede e fiducia in Dio che, “così buono, così pwiente, così generoso”, come amava dire il Fondatore, agisce sempre in maniera sorprendente attraverso uomini e donne scelti per essere un faro di luce nelle tenebre del mondo. Ne è prova la storia della Congregazione, nata da1l’ispirazione profetica di San Leonardo Murialdo, che ha saputo cogliere nelle necessità dell’epoca l’esigenza di dedicare il suo Ministero all’educazione cristiana ed intellettuale dei giovani, specialmente degli orfani e di quelli piu disagiati, per garantire loro un inserimento nell’ambito del lavoro. Se consideriamo i mutamenti sociali odierni, come Chiesa percepiamo l’importanza di prendere con urgenza decisioni lungimiranti per il futuro delle nuove generazioni. Pertanto anche Voi, presenti nel vasto campo della pastorale missionaria, siete chiamati ad affrontare le attuali sfide con atteggiamento positivo e confidente facendovi prosslmi con dedizione. Penso dunque al compito di educatori e di consacrati che avete liberamente donato la vita a Cristo e per la Sua Chiesa: ebbene, ravvivate la passione per il Vangelo, portate consolazione e pace a chi è nella prova, esortate cori “tenerezza e carità”, e abbiate cura di quanti sono segnati dalla sofferenza, perché possano scorgere in Voi lo sguardo amorevole del Padre che «asciuga le lacrime su ogni volto» (cfr. I8 25). “Carità è guardare e dire il bello di ognuno, perdonare di cuore, avere serenità di volto, affabilità, dolcezza...”; sono parole che ben esprimono l’eredità spirituale di San Leonardo Murialdo da accogliere e trasmettere con benevolenza, in quanto custodi premurosi di Cristo nei fratelli, miti e obbedienti sull’esempio del Santo Patriarca, ehinandoVi sulle ferite del Redentore, presente e vivo nelle piaghe dell’umanità d’oggi, affinché, secondo il Santo sacerdote torinese, «ne perdantur» (Epistolario V, 2156 e 2187). Come ho ricordato nella Lettera Apostolica Patria corde, «tutti possono trovare in San Giuseppe, l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà» (Lett. Ap., 8 dicembre 2020). Con questi sentimenti, imparto a ciascuno di Voi e all’intera famiglia murialdina la mia Benedizione, affidandoVi alla materna intercessiorie della Vergine Maria, «Madre nostra, ...] la piu amante, la più affettuosa delle madri» e a San Giuseppe suo castissimo sposo, e chiedendoVi di continuare a pregare per me. Fraternamerite Papa Francesco   Roma, da San Giovanni in Laterano, 19 marzo 2024 Solerinità di San Giuseppe sposo della B.V.M. e Patrono della Chiesa Universale


23 March 2024

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