Sui passi del Murialdo a Venezia!


  • 26 November 2023

Sabato 18 e domenica 19 novembre si sono ritrovati a Venezia, nel nostro patronato, circa 110 giovani, delle opere di S.Giuseppe Vesuviano, Napoli, Ravenna, Pinerolo, Milano, Thiene, Montecchio, Padova, Conegliano e  Oderzo, per il ritiro Sui passi del Murialdo, quest’anno davvero in un luogo dove lui ha camminato e dove i Giuseppini sono arrivati già nel 1883, a soli 10 anni dalla fondazione della congregazione, prima opera fuori dal Piemonte. E’ stata un’esperienza bellissima, la prima volta che siamo riusciti ad organizzare un meeting in questo opera, proprio nel suo 140° anniversario, grazie alla sinergia creata tra la comunità dei padri d.Piergiorgio e d.Vittorio, il laico Roberto Frison, gli animatori di Oderzo e il forte impulso del padre provinciale d.Tony.

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5° giorno settimana vocazionale

Animati dalla carità che lo Spirito infonde nel loro cuore. (Cost. 1 ) Continuiamo questo cammino alla scoperta e riscoperta della nostra vocazionebattesimale alla sequela di Cristo, che ci spinge ad uscire fuori di noi stessi, verso glialtri, verso le comunità in cui viviamo, verso i giovani, sull’esempio di San LeonardoMurialdo. Mettiamoci in cammino e cogliamo l’invito ad essere pellegrini: il suo amore cifa da stella cometa, la nostra libera volontà ci permette di camminare dietro di lui perchésiamo animati dal suo amore che ci dona una vista nuova. Dagli Scritti del Murialdo (IV, pp. 287-289) Bartimeo è cieco; anche noi non vedevamo la sorte di chi è chiamato da Gesù. Bartimeomendicava: anche noi eravamo poveri. Bartimeo gridava: «Gesù, Figlio di Davide! Gesùfiglio di Giuseppe!». Gesù lo chiama. I presenti gli dicono: «Coraggio! Alzati, ti chiama». EBartimeo, gettato via il suo povero mantello, saltò su, andò da Gesù che lo chiamava. Gesù gli dice: «Che cosa vuoi che io ti faccia?». Rispose: «Che io veda!». Signore, che io veda la mia miseria, che io veda la vanità del mondo, delle ricchezze edegli onori, che io veda la preziosità della vocazione religiosa! Gesù dice al cieco:«Va’, la tua fede ti ha salvato». Continua san Marco: «E subito vide e seguivaGesù lungo la strada», e san Luca aggiunge: «Glorificando Dio» (Lc 18,43).  La vocazione è un dono che Dio ci offre per essere pienamente felici in Lui, con noistessi e i fratelli; è un incontro d’amore. Una domanda che lui ci rivolge e che, come nelVangelo, trova nella comunità uno strumento che a lui ci avvicina. La chiamata di Dio èuna chiamata che nasce nell’amore, si comunica nell’amore e significa amore, in modopersonale per ciascuno. A noi spetta il coraggio di sentirlo, di seguirlo “Coraggio! Alzati,ti chiama!”; è l’amore, attraverso lo Spirito, che ci anima!


08 May 2025

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