VI Giornata Mondiale dei poveri nella parrocchia SS.Martino e Rosa a Conegliano


  • 21 November 2022

"Ieri sera quando stavamo rimettendo a posto i tavoli, le tovaglie, i fiori, il cibo al termine della bella cena con 160 invitati tra ospiti e volontari... ripensavo che in piccolo abbiamo avuto la grazia di intravedere per qualche ora il "mondo unito"...eravamo da 19 nazioni: Pakistan, Bangladesh, Cina, Guinea Bissau, Guinea Konakry, Nigeria, Camerun, Ghana, Senegal, Marocco, Tunisia, Moldavia, Svizzera, Colombia, Repubblica Dominicana, Brasile, Argentina, Stati Uniti e Italia...
Abbiamo pregato insieme con alcuni, cenato nella serenità, danzato con altri, brindato in allegria, conversato con profondità...e abbiamo avvicinato un po' le nostre vite usando il colore della vicinanza e della tenerezza di cui parla il ns Papa Francesco...come stile x costruire la fraternità evangelica. 
Ho ascoltato la storia di Rayan e di Danny, che dal Kasmhere in Pakistan dove brucia la guerra civile e ci sono grandi problemi sono partiti x trovare soluzioni e aiuto x la famiglia rimasta là...ci hanno impiegato un anno ad arrivare qui, con passaggi di auto, di camion e a piedi... Sono andati in Iraq, poi a Theran, poi in Turchia, sono passati x la Grecia, la Macedonia, la Bulgaria, la Romania, l'Austria...e sono arrivati qui...ora in attesa di permesso vivono al parcheggio all'aperto appena fuori Treviso...
Ho sentito raccontare da loro che l'unico aiuto su cui hanno potuto contare davvero è stato Dio...e lo hanno sperimentato in questo viaggio di un anno...
Aver potuto mettermi a fianco di queste vite, mi mette più a contatto con la realtà, ridimensiona tante cose, fa sentire più vivi...
E averlo potuto fare insieme a tutti voi carissimi collaboratori, ci aiuta a edificare la ns piccola comunità, seguendo lo stile di Gesù, che addirittura oggi nel Vangelo dice al povero cieco: "Cosa vuoi che io faccia per te?". 
Ci siamo messi con semplicità ed umiltà "vicini, al fianco, a servizio" di quanti sono in difficoltà, poveri, soli, malati...e questo ci rende più vivi, più ricchi... 
È proprio vero quello che dice la Bibbia: "Gesù si è fatto povero perché voi diveniste ricchi..." cioè metterci vicino alla povertà tira fuori il meglio di noi, ci fa accorgere delle ricchezze che possiamo condividere...

E mi è sembrato un piccolo luminoso segno essere insieme diverse realtà a farci vicini alla fragilità: dalla Caritas alla comunità di s.Egidio, dal Gruppo Famiglie ai Catechisti e alle famiglie della Catechesi e dell'Oratorio, dal Gruppo Missionario agli Amici Sportivi, dal Gruppo di Preghiera alla Casa Murialdo, ai diversi collaboratori volontari... Per tutto questo...lode a Gesù e gioia x tutti noi... Grazie della vs disponibilità tanto concreta, creativa e generosa... grazieee... abbracci e preghiere x voi...

p.Sandro 

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Confratelli di 50mo

Dal 15 al 20 aprile  9 sacerdoti Giuseppini si sono ritrovati in casa generalizia per festeggiare il loro 50esimo di sacerdozio.assente solo il padre vicente Novoa che che dall'equador non è potuto essere presente. Due altri confratelli sono in paradiso causacovit.sono stati ricevuti in udienza dal papa con cui hanno scattato una preziosissima foto ricordo in piazza san pietro Hanno potuto visitare comunità Nuovi orizzonti e sant'Egidio a Roma mentre giovedì 19 aprile hanno celebrato la santa messa con i.nostri teologi a Viterbo ,città dove sono stati consacrati 50 anni fa.isacerdoti sono rimasti contenti di questa esperienza avendo potuto incontrare compagni di ordinazione non visti da parecchi anni.Tutti felici in attesa del 60 di sacerdozio. Scrive p. Tullio Locatelli 'I confratelli che quest'anno ricordano il 50mo di sacerdozio si ritrovano in questa  settimana a Roma per condividere in questi giorni il grazie al Signore per il dono ricevuto e far condivisione delle loro esperienze. Sono: P. Mauro Guglielmo (da Foggia), p. Mauro Peserico (da Montecchio), p. Gino Cia - p. Giuseppe Menzato - p. Paolo Manea (da Oderzo), p. Solideo Poletti e p. Leonardo Rigoni (da Ravenna), P. Pedro Olea ( da Siguenza), p. Mariano Zenere (da Madrid). Manca il p. José Novoa di Babahoyo, Ecuador. Hanno partecipato all'udienza generale di papa Francesco mercoledì scorso, sono stati a Viterbo dove sono stati ordinati sacerdoti, hanno incontrato rappresentanti della Comunità Sant'Egidio e di Nuovi Orizzonti.  Si sono presi anche un po ' di tempo per la preghiera e per dialogare tra loro. La esperienza termina sabato 20'.


18 April 2024

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Nuovi diaconi giuseppini

La diaconia che serve…   La gioia, come la paura, ci può a volte bloccare. Può essere un’esperienza talmente forte e coinvolgente che non lascia tempo e spazio al pensiero; e ci prende, ci invade, e ci costringe a rimanere in quello sguardo, in quell’incontro. La gioia dei discepoli alla vista del Signore risorto è di questo tipo: non una delle piccole soddisfazioni della quotidianità, non un passeggero stato d’animo, ma la consapevolezza di essere toccati nel profondo, di essere interpellati e personalmente coinvolti. Ma ancor più è una gioia tutta particolare quella dell’incontro con il Signore risorto, perché oltre alla forza immane dell’inaudito e dell’inaspettato, porta con sé la consapevolezza che in Lui le nostre più profonde paure sono davvero dissolte, che la negatività e il male, la paura e tutto ciò che è contro la nostra umanità, viene definitivamente sconfitto ed eliminato. Ma, come se non bastasse, è un incontro che riabilita la storia: sia quella che raccoglie le aspirazioni e le speranze di un popolo, sia quella che ogni essere umano porta con sé. È a questa gioia che il vescovo Piazza ha invitato Alen, Stanley e Kartik (i nuovi diaconi) ad abbeverarsi, a questa gioia a chiesto loro di diventare testimoni, a viverla e a trasmetterla. Nonostante tutte le paure e le sofferenze, nonostante la tristezza che viviamo per il distacco da chi ci ha lasciato da poco e poteva essere qui (Elvis), la diaconia che oggi è urgente annunciare e testimoniare è quella della speranza e della gioia del messaggio evangelico. Solo la consapevolezza dell’immenso dono dell’amore del Padre ci permette di leggere la nostra, e le vite di tutti, come vite nelle mani di Dio, come vite in buone mani.


15 April 2024

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