LE SUORE MURIALDINE A MABESSENEH (SIERRA LEONE)


  • 15 July 2021
Abbiamo inaugurato la nostra presenza in Sierra Leone, a Mabesseneh, presso Lunsar, 
il 1° maggio 2021 con una solenne concelebrazione. La santa messa è stata presieduta 
dal provinciale p. Augustine Lebbie insieme a otto sacerdoti giuseppini. 
Erano presenti le autorità locali, i fedeli della parrocchia di san Leonardo Murialdo e 
gli studenti. Al termine della celebrazione eucaristica, la signora caposcuola di 
Mabesseneh ci ha accolto con un rito particolare per esprimere quanto questo 
popolo veda la presenza delle nostre sorelle come una benedizione del Signore 
per questa comunità. Attualmente siamo in tre: Sr. Amparo Guzmán, Superiora, 
Sr. Vicky Antony e sr. Nirmala Simiyonraj.
Siamo felici di essere qui e di poter testimoniare intorno a noi l'amore infinito, 
misericordioso e personale di Dio. I Padri Giuseppini ci hanno affidato 
un Asilo Nido “Nadino preschool”, la catechesi e la pastorale giovanile e 
familiare in parrocchia. Abbiamo iniziato a visitare le famiglie, a fare 
la catechesi e anche ad aiutare alcuni studenti (vicini di casa) nella 
preparazione per gli esami finali. E' un'esperienza unica e bellissima nella 
quale possiamo mettere in pratica il carisma di San Leonardo Murialdo 
nel nostro apostolato. È una grande gioia stare con i bambini che hanno 
davvero bisogno di noi. 
Dalle foto potete farvi un’idea del nostro apostolato a Mabessneh.
 ''Siamo nelle mani di Dio e quindi siamo in buone mani''

Suor Vicky


 

NEWS

Outras News

Messaggio di Papa Francesco al capitolo generale della CSJ

Al Reverendo P. Tullio LOCATELLI Superiore generale della Congregazione di San Giuseppe del Murialdo     Nell’approssimarsi della celebrazione del XXIV Capitolo generale della vostra famiglia religiosa, desidero far giungere a Lei e ai Confratelli la mia paterna vicinanza, assicurando la preghiera in tale momento di comunione fraterna e di riflessione. L’evento capitolare è l’occasione in cui lo Spirito Santo suscita nei cuori gratitudine al Signore per i doni che ha elargito e incoraggia tutti ad accogliere le inevitabili complessità che il tempo riserva, con fede e fiducia in Dio che, “così buono, così pwiente, così generoso”, come amava dire il Fondatore, agisce sempre in maniera sorprendente attraverso uomini e donne scelti per essere un faro di luce nelle tenebre del mondo. Ne è prova la storia della Congregazione, nata da1l’ispirazione profetica di San Leonardo Murialdo, che ha saputo cogliere nelle necessità dell’epoca l’esigenza di dedicare il suo Ministero all’educazione cristiana ed intellettuale dei giovani, specialmente degli orfani e di quelli piu disagiati, per garantire loro un inserimento nell’ambito del lavoro. Se consideriamo i mutamenti sociali odierni, come Chiesa percepiamo l’importanza di prendere con urgenza decisioni lungimiranti per il futuro delle nuove generazioni. Pertanto anche Voi, presenti nel vasto campo della pastorale missionaria, siete chiamati ad affrontare le attuali sfide con atteggiamento positivo e confidente facendovi prosslmi con dedizione. Penso dunque al compito di educatori e di consacrati che avete liberamente donato la vita a Cristo e per la Sua Chiesa: ebbene, ravvivate la passione per il Vangelo, portate consolazione e pace a chi è nella prova, esortate cori “tenerezza e carità”, e abbiate cura di quanti sono segnati dalla sofferenza, perché possano scorgere in Voi lo sguardo amorevole del Padre che «asciuga le lacrime su ogni volto» (cfr. I8 25). “Carità è guardare e dire il bello di ognuno, perdonare di cuore, avere serenità di volto, affabilità, dolcezza...”; sono parole che ben esprimono l’eredità spirituale di San Leonardo Murialdo da accogliere e trasmettere con benevolenza, in quanto custodi premurosi di Cristo nei fratelli, miti e obbedienti sull’esempio del Santo Patriarca, ehinandoVi sulle ferite del Redentore, presente e vivo nelle piaghe dell’umanità d’oggi, affinché, secondo il Santo sacerdote torinese, «ne perdantur» (Epistolario V, 2156 e 2187). Come ho ricordato nella Lettera Apostolica Patria corde, «tutti possono trovare in San Giuseppe, l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà» (Lett. Ap., 8 dicembre 2020). Con questi sentimenti, imparto a ciascuno di Voi e all’intera famiglia murialdina la mia Benedizione, affidandoVi alla materna intercessiorie della Vergine Maria, «Madre nostra, ...] la piu amante, la più affettuosa delle madri» e a San Giuseppe suo castissimo sposo, e chiedendoVi di continuare a pregare per me. Fraternamerite Papa Francesco   Roma, da San Giovanni in Laterano, 19 marzo 2024 Solerinità di San Giuseppe sposo della B.V.M. e Patrono della Chiesa Universale


23 March 2024

thumb