5° giorno settimana vocazionale


  • 08 May 2025

Animati dalla carità che lo Spirito infonde nel loro cuore. (Cost. 1 )

Continuiamo questo cammino alla scoperta e riscoperta della nostra vocazionebattesimale alla sequela di Cristo, che ci spinge ad uscire fuori di noi stessi, verso glialtri, verso le comunità in cui viviamo, verso i giovani, sull’esempio di San LeonardoMurialdo. Mettiamoci in cammino e cogliamo l’invito ad essere pellegrini: il suo amore cifa da stella cometa, la nostra libera volontà ci permette di camminare dietro di lui perchésiamo animati dal suo amore che ci dona una vista nuova.

Dagli Scritti del Murialdo (IV, pp. 287-289)

Bartimeo è cieco; anche noi non vedevamo la sorte di chi è chiamato da Gesù. Bartimeomendicava: anche noi eravamo poveri. Bartimeo gridava: «Gesù, Figlio di Davide! Gesùfiglio di Giuseppe!». Gesù lo chiama. I presenti gli dicono: «Coraggio! Alzati, ti chiama». EBartimeo, gettato via il suo povero mantello, saltò su, andò da Gesù che lo chiamava. Gesù gli dice: «Che cosa vuoi che io ti faccia?». Rispose: «Che io veda!». Signore, che io veda la mia miseria, che io veda la vanità del mondo, delle ricchezze edegli onori, che io veda la preziosità della vocazione religiosa! Gesù dice al cieco:«Va’, la tua fede ti ha salvato». Continua san Marco: «E subito vide e seguivaGesù lungo la strada», e san Luca aggiunge: «Glorificando Dio» (Lc 18,43). 

La vocazione è un dono che Dio ci offre per essere pienamente felici in Lui, con noistessi e i fratelli; è un incontro d’amore. Una domanda che lui ci rivolge e che, come nelVangelo, trova nella comunità uno strumento che a lui ci avvicina. La chiamata di Dio èuna chiamata che nasce nell’amore, si comunica nell’amore e significa amore, in modopersonale per ciascuno. A noi spetta il coraggio di sentirlo, di seguirlo “Coraggio! Alzati,ti chiama!”; è l’amore, attraverso lo Spirito, che ci anima!

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3° giorno settimana vocazionale

Rispondono all’amore di Dio donandosi totalmente a Lui [...](Cost. 1) Riprendiamo questo cammino di scoperta e riscoperta della nostra vocazione cristiana e carismatica in questa Famiglia religiosa partendo dall’esperienza di amore personale, misericordioso, gratuito, tenero, attuale che Dio ha per ciascuno di noi, così come l’ha vissuto il nostro Leonardo. Proprio quest’amore è la sorgente della nostra speranza nel cammino che intraprendiamo insieme verso e con i giovani. Dal Testamento Spirituale di San Leonardo Murialdo «Dio mi ama. È vero! Dio mi ama. Che gioia! Che consolazione! Egli miama di un amore così grande, così perfetto che è uguale a lui, infinito,eterno... Dio mi ama dunque con amore infinito! Ah, quanto è grandel’amore di Dio per me! Ed io che amore non dovrei avere per lui? Dovrei amarlo con amore infinito! Ma io non posso avere un amore così grande; il miocuore non ne è capace... Io ti amerò, o mio Dio, almeno con tutto me stesso. tu mi ami contutto te stesso, ed io, io ti amo con tutto me stesso. Ma tu sei infinito ed io sono tantopiccolo e assai limitato, ma colui che dona tutto, dona tutto quello che può e tu seicontento; io ti dono dunque, o mio Dio, tutto in contraccambio di tutto». Proprio come il Murialdo, anche noi oggi proviamo a ricordare quell’amore che Dio ha per noi, così come siamo, nelle nostre fragilità e nelle nostre potenzialità. Dio ti ama, non dimenticarlo mai. Allora, per elevare la nostra gioia al Signore, la nostra preghiera di gratitudine per il suo amore che ci accompagna sempre e di fronte al quale non dobbiamo sentirci che grati e felici. Eleviamo a Dio la nostra lode e fermiamoci a sentire quel profumo di casa, di dolcezza e tenerezza che ci ricorda, ora e sempre, che siamo amati, siamo redenti, siamo salvati. Per questo possiamo sperare. 


06 May 2025

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